MESSINA – A distanza di quasi un mese dall’assenza del 20 novembre, il nuovo cda di Atm, con in testa la presidente Carla Grillo, è stato ospite della prima commissione consiliare presieduta da Salvatore Papa. Diversi i punti all’ordine del giorno, ma soltanto uno (i parcheggi smart) quello trattato a causa delle tante domande dei consiglieri e di uno scontro tra la stessa Grillo e il capogruppo del Pd Felice Calabrò che ha portato anche a una temporanea sospensione dei lavori.
La presidente Grillo ha aperto i lavori parlando degli Smart Parking: “Il progetto dei parcheggi smart è vicinissimo all’avvio ufficiale. Come avete visto abbiamo cambiato in corso d’opera l’aspetto della segnalazione numerica, togliendo le targhette che potevano rappresentare un pericolo. Non c’è stato aggravio dei costi, è stata la ditta stessa a effettuare una nuova numerazione. Il sistema di smart parking entrerà completamente in vigore a gennaio con l’installazione di 24 di 45 parcometri. Stiamo approfittando di questo lasso temporale per testare lo smart parking”.
Dopo di lei ha preso la parola Armando Bressan, direttore amministrativo di Atm: “Questo è un progetto ambizioso perché permetterà all’utenza di dirigersi nelle zone dove ci sono parcheggi senza girare a vuoto. Si potrà pagare sia tramite App sia con parcometro. Lo stallo ci permetterà anche di verificare in maniera più facile. Un sistema da gestire anche con i pass ztl. Siamo in fase di test avanzati e dopo le feste partiremo con entrambe le situazioni, parcometri compresi”. E il dottor Alberto Chillè, in qualità di Rup, ha aggiunto: “Siamo quasi al 99% delle vie da verificare. Spesso nascono cantieri come capita con Amam ma fortunatamente collaborando riusciamo a preservare i sensori”.
Archiviata questa breve premessa, è immediatamente passato all’attacco Calabrò: “Questa è una telenovela. Oggi dobbiamo partire dal preliminare, dalla seduta che non si è tenuta e dalla lettera della presidente del cda. Da vari post social mi preoccupo per lei, perché potrebbe sembrare a occhi non attenti o troppo attenti che sono altri a dirigere l’azienda. Un post di ieri è stato brutto… Ma comunque, non è piaciuta ai consiglieri la sua assenza alla precedente seduta né la giustificazione, come se volesse lei indicare e guidare la commissione. Questo non è consentito a nessuno”. E ancora: “Primo tema, lo smart parking. Siamo alla follia. Siete prevedibili, è un cliché ripetuto: come fanno a non costare nulla errori così madornali? Siamo al terzo errore. La ciclabile in via dei Mille, montata e smontata. Lo smantellamento di alcuni chip perché bisognava realizzare una cosa importantissima, ForestaMe. In entrambi i casi il direttore generale ci ha detto che non ci sono stati costi aggiuntivi. Va bene, noi siamo in buona fede e ci fidiamo e ci crediamo. Ma questa è la terza ed è la più bella. Prima vediamo applicate queste targhette in metallo, sulla strada, e anche uno sprovveduto come me pensa che l’asfalto è soggetto a caldo e freddo e che si rischiava di vedere targhette spostarsi. Senza contare che le macchine ci passavano sopra e avevamo già assistito a targhette itineranti. Metterle sul marciapiede non era possibile, giusto, ma la soluzione del disegno doveva arrivare davvero dopo aver tappezzato la città di targhette? Mi piacerebbe che rispetto a questa cosa dello smart parking il cda, il presidente, il dottore Bressan e il rup riferiscano chi ha disposto l’installazione delle targhette e dove, se è stato modificato il luogo, chi ha disposto la nuova collocazione con il disegno. E poi quanto è costato tutto questo valzer delle targhette”.
Oteri, capogruppo di Prima l’Italia (gruppo Lega) ha proseguito: “C’è una certa confusione di intenti come ha rappresentato già il collega Calabrò. Per fortuna Atm ha capito che le targhette volanti non servivano e che è stato uno sperpero di denaro che non so quantificare. Oltre al fatto che questi lavori si sono andati a infrangersi con quelli di ForestaMe. In città mi chiedono tutti cosa significhino quei numeri sui led perché è capitato a volte di leggere che ci sono dei posti liberi in maniera eccessivi e poi non c’erano”.
E Fratelli d’Italia è intervenuto con Dario Carbone: “Mi piacerebbe capire come si sia interloquito per preservare i sensori. I numeri nei tabelloni sono veritieri? Sulla ciclabile in via dei Mille stendo un velo pietoso. Chiedo invece quando nei tabelloni ci sono indicati in rosso il giorno e l’ora cosa significa? Anche perché sono sempre giorni e orari indefiniti. Concludo sullo smart parking: non è costato nulla fino a un certo punto perché esiste un istituto che si chiama lucro cessante. L’Atm avrebbe potuto guadagnare nel periodo dei nuovi lavori? Questa è la domanda”.
Pippo Trischitta, capogruppo di Con De Luca per Basile, ha difeso Atm: “Parliamo di un servizio che poche città hanno, forse non ha nemmeno Milano. Stiamo protestando per il gusto di protestare. È normale che fare qualcosa per primi non permette di poter trarre beneficio dalle sperimentazioni di altri. Saranno le altre città a poterlo fare con Messina. Noi lo stiamo facendo, altri non sono in grado nemmeno di partire. Non è corretto contestare Messina per un servizio che altri non hanno. Se si fosse trattato di fare solo strisce ok, ma qui parliamo di un sistema tecnologico che migliorerà la vita dei messinesi”. E così anche Giuseppe Schepis di Basile sindaco: “Si chiama SmartMe perché il parcheggio smart dà una collocazione diversa rispetto alle semplici strisce blu. Il nostro centro città ha una capienza molto ridotta rispetto al reale afflusso di auto in questo momento nel centro storico e questa tecnologia aiuta tanto sia gli automobilisti sia per ambiente e sostenibilità. La mia domanda è proprio quante città metropolitane hanno questi parcheggi. Vorrei anche capire quante sono state le targhette divelte. Con la stessa tecnica delle targhette sono stati inseriti i sensori, quindi come mai i colleghi non hanno detto niente? L’obiettivo resta quello di efficientare i parcheggi stessi, ma è normale che ancora oggi si sia in fase di testing per essere sicuri del funzionamento prima dell’avvio”. Lo stesso Schepis ha anche chiesto se fosse possibile implementare con il sistema dei parcheggi smart la rete wifi comunale, così da interagire con i numeri degli stalli direttamente da app.
Prima della risposta di Carla Grillo, Calabrò ha specificato che “nessuno sta contestando lo smart parking in sé, non mistifichiamo”. Poi la presidente è intervenuta rivolgendosi all’intervento del capogruppo del Pd: “Al consigliere Calabrò chiedo di rivolgersi con toni rispettosi alla mia persona e al cda, visto che ha parlato di telenovela e di ballando con le stelle”. Accuse che Calabrò ha respinto ed è stato lì che si sono inaspriti i toni, arrivando allo scontro fuori microfono e alla sospensione. Alla ripresa il capogruppo del Pd: “I lavori si devono svolgere nel pieno rispetto dei consiglieri e degli ospiti. Chiedo scusa ai miei colleghi di commissione e soltanto a loro, perché si è dovuta interrompere la seduta. Telenovela si riferiva allo smart parking, ‘ballando con le stelle’ è relativo alle targhette. Non mi sono mai permesso di offendere, ma non posso più tollerare che in questa aula di mistifichi la realtà”.
Grillo ha ripreso: “Ritengo che questa sia una provocazione a cui posso anche non rispondere visto che in questi 4 anni ho lavorato sempre con spirito di abnegazione e da novembre il presidente sono io, e lo posso confermare. Sullo smart parking: il progetto definitivo aveva ottenuto l’autorizzazione del dipartimento ed era stato discusso di tutto in un tavolo tecnico. Le targhette staccate sono state circa 200 su 5mila, non è stata una moria. Metterle nel basolato del marciapiede era stato inserito nel progetto definitivo come negli altri progetti in Italia, non è stato un errore. Poi abbiamo avuto queste segnalazioni e si è ritenuto di metterle sull’asfalto, anche visto che in alcune zone manca proprio il marciapiede. Poi visto che alcune si sono scollate è stato scelto di cambiare ancora. Per quanto riguarda il lucro cessante, invece, non c’è stato perché noi non abbiamo mai sospeso il pagamento e Atm ha continuato a incassare regolarmente. Mentre per i pannelli specifico che fino a venerdì scorso non tutti erano stati ancora agganciati al sistema. Adesso il numero che vedete è attendibile. Ovviamente faremo delle nuove verifiche se avete riscontrato problemi. Ma può essere anche un problema legato al modo di parcheggiare, infatti invitiamo l’utenza a parcheggiare bene. Terminata la fase di test faremo delle dimostrazioni per spiegare il funzionamento delle app e dei parcometri”.
Calabrò ha quindi insistito nel chiedere chi abbia disposto il cambio delle targhette e con quale riferimento. A rispondere è stato il dottore Chillè: “Abbiamo scelto di operare così per le segnalazioni ricevute di persone che erano cadute per la targhetta o che si rovinavano con le ruote. È stata fatta una variante parlando con le ditte”. Oteri ha ricalcato: “La risposta non c’è nemmeno stavolta quindi. Solo 200 targhette dall’asfalto si sono staccate? Sì ma perché poi le avete tolte. Ma l’atto amministrativo del passare al verniciare, qual è? Chiedo anche i tempi per i parcometri”.
Grillo ha ribadito: “I primi 24 parcometri saranno attivi a fine gennaio. L’altra metà arriverà via via dopo. Serviranno a chi non ha cellulare con sé”. A tal proposito Oteri ha ricordato che lo smartphone non può essere usato alla guida e per questo la presidente ha aggiunto: “Abbiamo pensato di incrementare i led proprio per questo”. Sul tema degli ordini di servizio e dei costi Carbone ha poi insistito e Chillè ha specificato: “Ci sono state comunicazioni tra noi e la ditta che noi chiamiamo ordini di servizio. E non ci sono stati costi aggiuntivi”. Poco prima il capogruppo di FdI Libero Gioveni aveva chiesto alcune specifiche sui costi dei parcometri, progetto di cui lui stessi aveva parlato con l’ormai ex presidente di Atm Campagna. E Grillo ha spiegato che sono costati 350mila euro “da fondi nostri”.
La seduta si è conclusa con la mozione di Felice Calabrò, votata favorevolmente dall’aula, di ascoltare lunedì prossimo i sindacati su attuazione e criticità del nuovo contratto integrativo approvato il 9 dicembre, prima di riascoltare i vertici Atm dopo Natale.