Dallo scorso 5 ottobre l’Atm è senza Direttore generale. Dopo oltre dieci anni targati Claudio Conte, il commissario Domenico Manna ha prima messo in ferie forzate l’ex dg e poi non rinnovato più il contratto alla sua naturale scadenza. Sono trascorsi cinque mesi in cui il direttore amministrativo Ferdinando Garufi, il funzionario Salvatore Orlando e il Direttore dell’Esercizio Tranviario Carmelo Crisafulli si sono scambiati lo scettro di direttore generale facente funzioni. Incarichi affidati dal commissario Manna alle tre figure dirigenziali dell’azienda trasporti, unici ad avere i requisiti necessari, per garantire la conduzione della gestione aziendale. Adesso però si cambia volto. E da ieri a prendere le redini dell’Atm è un nome nuovo per l’azienda di via La Farina: si tratta di Salvatore Cuscinà, Direttore di Sezione Amministrativa del Dipartimento Mobilità del Comune. Cuscinà però non fa certo oggi il suo ingresso in Atm. Negli ultimi mesi ha lavorato “in prestito” all’Atm, diviso tra gli uffici del dipartimento comunale e quelli dell’azienda trasporti, ha seguito da vicino tutte le fasi del nuovo corso che il commissario Manna e l’assessore Gaetano Cacciola stanno cercando di avviare, ha le idee molto chiare su alcuni passi da compiere nell’immeditato futuro. Adesso è stato distaccato all’Atm e ha subito ottenuto l’incarico che però anche in questo caso è “a tempo”. Come gli altri dirigenti Atm sarà direttore facente funzioni per trenta giorni. Ma i suoi obiettivi sembrano essere molto più a lungo termine e spera adesso di poter davvero imprimere un’azione decisiva che possa far decollare finalmente il trasporto pubblico.
I facenti funzione hanno però ormai le ore contate. Dopo mesi di vacatio è ormai pronto il bando di selezione per la nomina del nuovo direttore generale. Il commissario Manna lo ha messo a punto, il provvedimento attende solo di essere pubblicato, si baserà sui regolamenti e le norme che disciplinano questa materia. E potrebbe rientrare in questo discorso il regolamento per la mobilità interna orizzontale o verticale redatto pochi giorni fa proprio dal commissario, un provvedimento che punta a: migliorare il funzionamento degli uffici e l’organizzazione dei servizi; valorizzare le professionalità del personale dipendente ai fini della progressione interna di carriera, per la copertura dei posti vacanti in organico; razionalizzare in modo ottimale le risorse umane esistenti (vedi articolo correlato).
L’Atm si appresta dunque a trovare il suo nuovo direttore generale, al momento manca anche quello all’esercizio tranviario poiché Crisafulli è prossimo alla pensione e con proroghe già sulle spalle, anche se non è ancora chiaro quale sarà il futuro dell’azienda. L’assessore Cacciola non si sbilancia, l’amministrazione non scioglie le riserve sui progetti che intende mettere in campo, non è finora stato chiarito neanche se l’Atm resterà in vita, se farà parte di quella grande Multiservizi immaginata dal Segretario e direttore generale Antonio Le Donne, non si sa sarà avviata alla liquidazione, se resterà pubblica o diverrà privata.
Ciò che è certo è che in questo momento si delinea una guida per l’Atm che viene da fuori ma con cabina di regia interna al dipartimento Mobilità. Lo dimostra anche un altro passaggio importante. Il famoso contratto di servizio non è caduto nel dimenticatoio ma è sulla scrivania del dirigente Mario Pizzino che negli ultimi mesi ha lavorato fianco a fianco con l’assessore Cacciola per mettere in piedi un contratto di servizio reale, concreto e che sia garanzia di servizi che funzionano davvero. E parlando di servizio il ragionamento non può essere slegato dal potenziamento del parco mezzi. In cantiere c’è l’obiettivo di acquistare una trentina di autobus per una spesa che dovrebbe aggirarsi sui 500 mila euro. Al momento non ci sono i fondi a disposizione ma l’assessorato è al lavoro per riuscire ad intercettare le somme. Nelle prossime settimane ci saranno importanti novità su tutti i fronti.
Francesca Stornante