MESSINA – “E’ stato avviato un percorso in un clima di proficuo confronto sulle tematiche della piattaforma sindacale del 6 marzo”. Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl e Orsa hanno incontrato la settimana scorsa il vicesindaco Salvatore Mondello e il Cda dell’Atm. Dal confronto sono emerse “risposte esaustive sui cinque punti rivendicativi che a suo tempo avevano innescato le procedure di sciopero attivate da cinque sigle sindacali presenti in azienda”. Ecco quali le questioni sulle quali si è trovata un’intesa:
“L’obiettivo principale – dice il segretario regionale dell’Orsa, Mariano Massaro, delegato anche dalle altre sigle – è quello di risanare l’azienda così come firmato nel Salva Messina perché crediamo che i debiti esposti dall’amministrazione De Luca siano reali e insanabili, come andavamo denunciando da cinque anni. E’ una strada obbligata per poter affrontare i costi, in primis quelli dei fornitori, come la corrente elettrica per il tram, e per risanare il debito dei contributi non versati”.
Focus sul contratto di servizio. “Quello firmato dall’Amministrazione Accorinti – prosegue Massaro – prevedeva che la produzione di Atm si sarebbe tanto innalzata da consentire una forte riduzione dei contributi dal Comune all’azienda: 12 milioni nel 2019, 9 milioni nel 2020. Non sarebbero bastati mai, al momento il Comune ne trasferisce 17 ma bisogna tornare ai 23 storici per poter coprire le spese, insieme ai 10 milioni regionali. Il nuovo contratto di servizio deve prevedere tutto ciò”.
L’Azienda si è impegnata anche a dare delle risposte, in tempi brevi, alle esigenze prioritarie dei lavoratori “ma a oggi non si registra alcun intervento in tal senso. I turni spezzati, imposti per sopperire alla
carenza di autisti e per l’impossibilità di utilizzare il lavoro straordinario oltre il limite consentito, hanno stravolto l’organizzazione del lavoro e continuano a gravare pesantemente sulla quotidianità lavorativa dei conducenti. Il ripristino immediato dei turni rivendicati dai lavoratori sarebbe un segnale importante e rappresenta la condicio sine qua non per un sereno prosieguo del confronto”.
Prossimo incontro previsto il 4 giugno, al termine del quale potrebbe essere “sospeso il conflitto sindacale e attivato un tavolo di confronto permanente, volto a calmierare il percorso di risanamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale avviato in sede di Salva Messina”.