“Due scioperi consecutivi molto partecipati dai lavoratori hanno lasciato il segno”. Filt Cgil, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa ieri hanno incontrato i vertici di Atm, che hanno “fatto notevoli passi indietro rispetto alle posizioni rigide assunte durante la vertenza in atto e sono arrivati i primi risultati”.
Domani era prevista la terza azione di sciopero in soli due mesi, ma è stata revocata.
“Non è scoppiata la pace in Atm – proseguono i sindacati -, la strada da percorrere per il totale riconoscimento dei diritti e della dignità dei lavoratori è ancora lunga ma le prime concessioni dell’azienda ci impongono di tentare l’ennesima trattativa che, questa volta, vede tutti i lavoratori, compresi i giovani apprendisti, pronti a tornare in piazza se l’azienda dovesse fare passi indietro rispetto agli impegni intrapresi o se dovessero persistere gli atteggiamenti autoritari della dirigenza che hanno innescato la vertenza”.
E ancora: “L’incontro di ieri si è aperto con una pregiudiziale dei sindacati che hanno interpretato come azione scorretta, tesa a intimidire i lavoratori alla vigilia dello sciopero, l’imposizione della rotazione dei turni che avrebbe scombussolato l’organizzazione del lavoro a poche ore dalla programmata azione di protesta. L’azienda ha accettato di sospendere l’iniziativa e si è anche impegnata a riconoscere il pagamento delle assemblee retribuite nella prossima busta paga, con tali presupposti è stato possibile dare inizio al confronto. In tema di sanzioni disciplinari, che vede Atm detenere un triste primato cittadino, l’azienda ha firmato l’impegno di attivare, di volta in volta, un contraddittorio con i lavoratori assistiti dal sindacato o dal legale al quale conferiscono mandato e le sanzioni saranno posticipate o annullate secondo l’esito del contraddittorio. Saranno annullate le sanzioni disciplinari sui passaggi in anticipo nelle fermate fino a quando non sarà intervenuta una verifica dei tempi di percorrenza”.
Continuano i sindacati “Per quanto riguarda la copertura dei danni ai mezzi pubblici in caso di incidenti, Atm SpA si farà carico del 50% dei costi della polizza assicurativa Kasko e inoltre, ai lavoratori che hanno maturato 27 mesi di guida saranno applicate le riduzioni previste nel Ccnl, che abbiamo rivendicato dal primo momento. In riferimento alle “messe in mora”, il cui procedimento giudiziario non è stato ancora attivato, l’azienda dovrà attivare un contraddittorio con il lavoratore assistito dal sindacato, al fine di concordare una definizione bonaria del procedimento. Passi avanti sono stati fatti anche in tema di trasparenza negli avanzamenti di parametro, Atm si è impegnata a non prorogare le attuali attribuzioni di mansioni superiori e di nominare, per le selezioni interne, commissioni di valutazione con componenti esterni all’azienda”.
Sono solo alcuni dei 20 punti rivendicativi che hanno consentito al sindacato di sospendere la terza azione di sciopero, il resto delle problematiche sarà affrontato attraverso la calendarizzazione di incontri tematici.
“Restiamo vigili e pronti ad affrontare il lungo confronto per il totale riconoscimento dei diritti e per il rispetto della dignità dei lavoratori. Continueremo il percorso unitario che si è rivelato efficace e aggregante della stragrande maggioranza dei lavoratori – dichiarano Garufi (Cgil), Barresi (Uil), Sturiale (Faisa), Sciotto (Ugl) e Massaro (Orsa) – uniti con i lavoratori che hanno sposato la vertenza ma certamente separati con altre realtà sindacali che hanno snobbato la lotta e affiancato l’azienda. Il ringraziamento va ai consiglieri comunali che hanno sostenuto le rivendicazioni dei lavoratori e con la loro competente e attenta collaborazione auspichiamo di giungere a soluzioni efficaci e definitive che riportino in Atm serenità e sicurezza nei luoghi di lavoro”.