I lavoratori di Ato3 e Messinambiente dovranno transitare dalla Srr prima di poter essere riassorbiti da Messina Servizi Bene Comune. È quanto emerso dalla riunione che si è tenuta ieri pomeriggio a Palermo, all'ufficio di Presidenza della Regione. Una riunione che ha visto al tavolo regionale i rappresentanti sindacali ma non l’amministrazione comunale di Messina, né tantomeno i i vertici di MessinaServizi Bene Comune, protagonisti invece delle riunioni che nelle ultime settimane hanno impegnato il fronte sindacale sul tema caldissimo del trasferimento del personale di Ato3 e Messinambiente alla nuova società. La riunione palermitana sembra lasciare pochi spazi ai dubbi: il passaggio dei dipendenti deve avvenire prima nella Srr, secondo i dettami della Legge regionale 9 del 2010. Così hanno stabilito gli uffici della presidenza della regione. Impossibile, quindi, il riassorbimento diretto da parte della nuova partecipata, che è stato oggetto del contendere e terreno di forte scontro anche tra i sindacati.
"È quanto avevamo sostenuto in tutte le sedi, con il conforto di una simile interpretazione fornita anche dal dirigente dell'ufficio provinciale del lavoro Gaetano Sciacca – sostengono i segretari provinciali di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, Lillo D'Amico, Giacomo Marzullo e Piero Fotia – e cioè che il passaggio dei lavoratori deve avvenire per la legge regionale 9/2010 e non, come erroneamente sostenuto da alcuni, tramite l’articolo 6 del Contratto Nazionale del Lavoro. Sulla questione si è perso anche troppo tempo – spiegano i sindacalisti – che ha ritardato le procedure per i lavoratori e comportato ritardi nella piena entrata in funzione della nuova società Messina Servizi. Non si indugi oltre – concludono – perchè siamo pronti anche al ricorso se non sarà applicata la legge".
Diametralmente opposta invece la lettura della segretaria della Fp Cgil Clara Crocè: “Nessun chiarimento da parte dei delegati dell'ufficio della Presidenza della regione in merito al trasferimento dei lavoratori, il tavolo tecnico è stato inconcludente a causa dell'assenza del commissario straordinario Ettore Ragusa”. Il sindacato precisa che i tavoli tecnici che si stanno affrontando alla Regione hanno lo scopo di effettuare una ricognizione per evitare una interruzione del servizio della raccolta dei rifiuti in quegli ambiti che non hanno dato attuazione all'aggiudicazione del servizio della raccolta, ma non per Messina. “Il quadro emerso è allarmante per sei comuni della zona jonica e dodici comuni della Srr Area metropolitana. Alla richiesta della Fp Cgil di garantire delle tutele ai lavoratori assunti dalla Srr , e poi assunti dalle ditte private tramite cessione del contratto di lavoro, il rappresentante dell'Ufficio di Presidenza ha risposto spiegando che prima di pensare alle tutele dei lavoratori è necessario trovare una collocazione ai tanti lavoratori che si ritroveranno senza servizio a causa dell'inadempienza dei singoli comuni”.
Se dunque per una parte sindacale la riunione di ieri pomeriggio è servita per fare chiarezza sul caso Ato3-Messinambiente, non è così per la segretaria Crocè: “Nessuna discussione su singole vertenze territoriali, prova ne è che al tavolo palermitano non è stato convocato nessun rappresentate della giunta Accorinti o di MessinaServizi. Ai sindacalisti che non hanno studiato le carte lanciamo un monito: i lavoratori e la Cgil si rivolgeranno alla Magistratura contro personaggi in cerca di autore che abusano del loro ruolo” scrive senza mezzi termini la Crocè. E anche se non ci sono i nomi non è difficile intuire che il riferimento potrebbe essere al direttore dell’Ispettorato Gaetano Sciacca che in queste settimane ha posto la sua lente sui passaggi da una società all’altra, schierandosi per l’ipotesi Srr come unica percorribile e legittima.
Insomma, i problemi non sono certo finiti. Intanto oggi alle 10 ci sarà una nuova riunione, sollecitata proprio dalla Cgil presso l’Ufficio provinciale del Lavoro. Il tema sarà ancora lo stesso. Gli animi sono tesissimi. Il tempo intanto continua a scorrere.
Francesca Stornante