Se un problema diventa cronico, è necessario prescrivere la cura adatta che aiuti ad individuare la causa e debellare in modo definitivo il problema. Il paragone calza a pennello nel caso della Polizia Municipale di Messina. In questo caso la “cronicità” è legata alla carenza di unità, almeno di quelle presenti per strada. Una specificazione che è necessario fare perché, le “male lingue”, o se preferite i ben informati, sostengono che di vigili ce ne sono e come, ma tutti rinchiusi dentro gli uffici. Il che, tanto nel caso della pioggia invernale, quanto nel caso del caldo estivo, fa sempre comodo. Comodo, però, solo per chi di questo beneficio vi usufruisce, non certo per la viabilità cittadina.
Una boccata di ossigeno la si è avuta, di recente, dopo un iter durato praticamente quanto l’intero mandato amministrativo che volge al termine: parliamo dell’immissione in servizio dei venti vincitori del concorso per agente di Polizia Municipale bandito nel 2008 nell’ambito dell’Opcm emergenza traffico, quando i poteri speciali erano ancora in capo del prefetto Francesco Alecci. Le somme necessarie per il lavoro svolto dagli agenti, che secondo l’attuale contratto rimarranno in servizio un anno (ma si spera in un prolungamento), verranno stornate dai guadagni derivanti dall’Ecopass (vedi articoli correlati). L’incremento del personale, si unisce alla precedente migrazione dei 48 contrattisti che nei mesi scorsi, sulla base di quanto disposto dall’amministrazione, hanno optato per le file del corpo della Municipale.
Una scelta da considerare sia in termini numerici, quelli di unità aggiuntive al corpo, sia oraria. Non va infatti dimenticato, che la categoria dei vigili urbani, proprio in considerazione della necessità di cui sopra, usufruiscono, in modo puntuale, di quell’integrazione oraria a 36 ore, che per gli altri colleghi contrattisti, ora più che mai, rappresenta invece un’utopia. Una scelta, insomma, non certo frutto dell’attaccamento alla divisa. E sarà tale anche il ragionamento che verrà fatto da coloro che decideranno di cogliere il nuovo input che parte dall’amministrazione comunale. Il segretario generale Santi Alligo ha infatti diramato un atto di interpello per l’immissione nel Corpo di Polizia Municipale, rivolto ai dipendenti comunali a tempo indeterminato ed al personale contrattista appartenente alla categoria C di cui alle Leggi Regionali n.85/95 ex artt. 11 e 12, n. 21/03 art. 25 comma 1 lettera b ed ex Decreto Legislativo n. 468/97. Gli interessati, in possesso dei requisiti richiesti, potranno manifestare il proprio assenso facendo pervenire istanza alla Segreteria Generale, a palazzo Zanca, entro mercoledì 25 luglio. Scadenza quest’ultima, che è stata però “omessa” dal secondo comunicato diffuso dal Comune, in sostituzione del precedente.
Non è detto che una linea escluda l’altra, ma almeno per il momento, da parte dell’amministrazione, ed in particolare del sindaco-commissario, con poteri speciali prorogati al prossimo 31 luglio, non c’è alcun riferimento all’assunzione dei 12 partecipanti risultati idonei al concorso per venti agenti che chiedono di poter essere immessi in servizio per coprire tutti i posti previsti, ovvero 32. Della questione si è fatto carico l’ex-capogruppo dell’Udc al consiglio comunale, Bruno Cilento, che nei giorni scorsi ha presentato in consiglio una delibera (non ancora trattata), in cui si chiede di poter procedere allo scorrimento della graduatoria. Ciò, infatti, consentirebbe di acquisire nuovo personale, senza costi aggiuntivi per l’amministrazione, trattandosi sempre di unità da assumere in ambito Opcm, che il nella delibera proposta dall’Udc, così come fatto per i precedenti 20, vengano pagati tramite i fondi Ecopass. (EDP)