Atm e amministrazione oggi hanno celebrato l’arrivo dei nuovi bus ma Orsa e Ugl contestano a muso duro e hanno deciso di non partecipare alla manifestazione e nel ringraziare il Sindaco e la direzione ATM spiegano che in nessun caso parteciperebbero a “simili parate accostabili alla propaganda del triste ventennio, mentre nel silenzio imposto si consumano i sacrifici dei lavoratori che in alcuni casi rimpiangono finanche quelli che c’erano prima”.
I sindacalisti Mariano Massaro e Carmelo Altadonna scrivono: “Non avremmo mai potuto partecipare alla festa mentre ai lavoratori è stato imposto il conguaglio annuo nella tredicesima (azione senza precedenti) per coprire le prime spese, alcuni lavoratori hanno avuto una tredicesima con netto a pagare uguale a zero. Mentre il sindaco, la dirigenza, la politica di gettonopoli e del salto della quaglia fanno la sfilata, ai lavoratori è saltato il panettone!
Sicuramente il Direttore Foti nel suo intervento non racconterà alla cittadinanza che ATM ha perso il contenzioso legale per aver bloccando gli aumenti salariali applicando indebitamente la legge Brunetta ai dipendenti e non avendo restituito il maltolto, come disposto dal giudice, riceve periodicamente l’ufficiale giudiziario che sequestra gli incassi per risarcire i lavoratori.
Il Signor Sindaco nel suo intervento non racconterà alla cittadinanza che nel contratto di servizio da sottoporre al voto del Consiglio Comunale è presente la privatizzazione dell’azienda in perfetta linea con i programmi di Buzzanca e Capone. Nessuno dirà che mentre si bandiscono assunzioni di autisti con contratto a prestazione attraverso selezione con agenzia interinale, in perfetto stile ultra- liberista in antitesi con i programmi di Cambiamo Messina dal basso, gli autisti dell’atm unti dai signori della politica e di certo sindacato, non guidano da anni e stazionano negli uffici.
Nessuno dirà che ORSA e UGL hanno condiviso il principio per un accordo volto a regolare la rappresentanza sindacale, in modo da togliere potere gestionale ai noti sindacalisti che insieme alla vecchia dirigenza hanno causato il crac ancora non sanato, l’attuale dirigenza ATM finge di acconsentire ma poi glissa sull’argomento con indecorose meline perchè anch’essa sottoposta alle vecchie dinamiche dure a morire.
Se nessuno lo dice noi non possiamo tacere, la facciata di sviluppo che viene data in pasto ai cittadini con l’acquisto di qualche BUS è la contropartita che la giunta comunale deve ad ATM per aver stilato un piano industriale strumentale al piano di rientro dell’amministrazione ricco di lacrime e sangue per lavoratori e cittadini. La facciata di benessere che propagandano fa parte degli accordi preliminari: ATM ha stilato un piano industriale con sacrifici assurdi che permetteranno un risparmio di spesa a lungo termine, utile a rendere credibile il piano di rientro del vice sindaco Signorino, ma nessuno dice questi sacrifici si faranno dopo i primi tre anni, quando il direttore Foti potrebbe non esserci più e ad altri sarà affidato l’onere di dichiarare il fallimento dell’azienda pubblica e la necessità della privatizzazione. Intanto si festeggia il nulla.
Non potevamo essere parte della festa, ci riserviamo di festeggiare quando sarà fatta una programmazione seria per salvare l’azienda che deve restare pubblica senza se e senza ma, quando sarà definitivamente archiviata la co-gestione politico/sindacale, quando il sindacato lotterà per i diritti dei lavoratori in luogo di raccogliere firme per magnificare le gesta della dirigenza che sentitamente ringrazia e ricambia”.