CASTEL DI LUCIO – Dopo il grave atto intimidatorio subito con l’incendio di un escavatore impegnato in un cantiere in località Motta d’Affermo, l’imprenditore Michelangelo Mammana vuole ringraziare pubblicamente tutti quelli che gli hanno fatto arrivare solidarietà e attestati di vicinanza. Il costruttore, vittima per la terza volta in pochi anni di episodi del genere, lancia un monito preciso al malaffare: “Il percorso di legalità cominciato in Sicilia non si fermerà”.
“Il Gruppo Mammana e tutta la famiglia ringraziano i rappresentanti delle istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura, i sindaci, gli esponenti delle comunità locali e delle associazioni, i colleghi e tutti coloro che in vario modo ci sono stati vicini. La mia scelta di vita è stata sempre improntata alla legalità, denunciando gli attentati e le pressioni subite, ed anche stavolta come sempre abbiamo trovato accanto a noi lo Stato”, dice Mammana.
L’imprenditore ringrazia l’Arma dei carabinieri: “Non mi lascia un attimo e che per me è motivo di grande coraggio. Loro insieme allo Stato mi hanno permesso di rendere libera la mia impresa, restituendomi tutti quello che mi hanno distrutto. Anche dopo quest’ultimo episodio, confido come sempre nell’azione efficace dello Stato con tutti i suoi apparati, della Procura e delle Forze dell’Ordine”.
“Un ringraziamento va a Pippo Scandurra, vice presidente nazionale di SOS Impresa – Rete per la legalità, a cui devo molto, per il costante supporto e la presenza insieme al coordinamento nazionale e regionale tutto. La nostra è una storia di crescita, vissuta insieme ad oltre 230 tra collaboratori, tecnici, consulenti e maestranze, attivi in cantieri in tutte le province della nostra Regione. Stiamo quindi investendo anche oltre la Sicilia, segno evidente che nessuno può fermare il percorso costruito con sacrificio ed all’insegna dei valori di legalità ed onestà che alla fine hanno sempre vinto e continueranno a vincere”, conclude l’imprenditore di Castel di Lucio.