Da oggi è in vigore l’ultimo provvedimento siglato dal presidente Crocetta in tema di rifiuti. Firmato lo scorso 11 luglio, dopo il lunedì nerissimo per l’intera Sicilia, l’atto fissa le nuove disposizioni per le discariche e per i Comuni che si sono visti rimodulare le quantità da portare in discarica. Per Messina un disastro che nel giro di pochi giorni porterà all’emergenza igienico-sanitaria. Lo ripete da giorni il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò, preoccupato per cosa succederà da qui alle prossime ore e soprattutto arrabbiato per quelli che considera ostacoli di carattere burocratico e politico. Secondo le disposizioni di Crocetta, Messina potrà portare in discarica 261 tonnellate al giorno, contro le 289,6 che fino ad ora ha normalmente scaricato. Una riduzione che per Calabrò ridurrà la città, nel giro di pochi giorni, ad una discarica a cielo aperto considerato che quella trentina di tonnellate che non si potranno conferire a Motta S. Anastasia dovranno restare sulle strade poiché la città non ha un’area di stoccaggio in cui depositare i rifuti, visto che l’impianto di Pace può lavorare solo come centro di trasferenza della spazzatura dai mezzi di raccolta a quelli di trasporto verso l’impianto catanese.
Dopo la trasferta palermitana di mercoledì, l’assessore Daniele Ialacqua aveva avuto garanzie sulla modifica del provvedimento e dunque sulle quantità previste per la città di Messina. Fino a ieri sera però non è arrivata nessuna notizia. E dunque oggi si potranno portare in discarica 261 tonnellate di spazzatura. Il resto rimarrà fuori. Come già è accaduto in questi giorni in cui per ben due volte i mezzi di Messinambiente sono dovuti tornare in città carichi di immondizia perché l’impianto ha negato il conferimento. Quasi 150 tonnellate hanno passeggiato da Messina e Motta per poi fare ritorno a casa. Altri cumuli rimangono per le strade. La raccolta sta continuando e infatti i cassonetti vengono quotidianamente svuotati, il problema sono le piccole discariche che pian piano si stanno accumulando intorno. La situazione più critica rimane quella della zona nord, ma a macchia di leopardo le difficoltà iniziano a registrarsi in tutta la città.
Di rifiuti si è tornato a discutere anche durante la seduta straordinaria della V commissione consiliare che si è riunita ieri pomeriggio con l’assessore Daniele Ialacqua, il funzionario di Messinambiente Lisi e il Dirigente comunale del Dipartimento Ambiente Domenico Signorelli. Tanti gli argomenti affrontati, soprattutto quelli legati agli ultimi provvedimenti regionali che finora Messina ha rispettato punto per punto approvando tutti gli atti necessari. Dalla gestione attuale ai passi da compiere verso il nuovo gestore, passando per l’esigenza di rafforzare i controlli sul territorio cercando la collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine, la commissione vuole però sentire il primo cittadino. L’assenza alla seduta di ieri è stata duramente stigmatizzata dai consiglieri, la presidente Rita La Paglia però convocherà Accorinti già per le prossime sedute. In questo momento l’attenzione resta altissima sull’ipotesi della nuova società da creare per dire addio a Messinambiente e superare gli intoppi che sono sorti sul cammino verso l’affidamento ad Amam di tutti i servizi di igiene ambientale. Dopo mesi di lavoro, infatti, sembra che la soluzione Amam abbia fatto storcere il naso a tanti, dunque si sta pensando di optare verso una società nuova di zecca e che si occuperà solo di rifiuti, così come ha fatto fino ad oggi Messinambiente. L’assessore Ialacqua vuole fare in fretta ma l’amministrazione Accorinti ha deciso di condividere questo percorso con l’interno consiglio comunale. Dunque già dalla prossima settimana in aula si potrebbe definire un quadro più chiaro.
Francesca Stornante