Piano piano, in extremis ci si arriva. Il consiglio comunale, che tecnicamente avrebbe smesso di esercitare a norma di legge le sue funzioni più o meno un mese fa, torna a riunirsi per votare quelli che la stessa legge prescrive come “atti urgenti ed indifferibili”. Anche se si tratta di tutto tranne che urgenti, visto che giacciono nei cassetti della presidenza del consiglio (e all’ordine del giorno) da mesi. Si tratta dei bilanci consuntivi 2010 e 2011 e del previsionale 2012 dell’Atm, e della trasformazione della stessa azienda trasporti in società per azioni. I primi sono stati recapitati in consiglio comunale da almeno un paio di mesi, il previsionale qualche giorno dopo e anche la trasformazione dell’Atm in Spa (al momento l’azienda speciale è in stato di liquidazione), prevista già dall’amministrazione guidata da Giuseppe Buzzanca un anno fa, non è proprio “di primissimo pelo”, essendo stata inviata in consiglio da almeno un mese. Tutte proposte di delibera che erano già all’ordine del giorno anche nella seduta di una settimana fa, durante la quale si è invece votata negativamente l’istituzione di nuove zone a traffico limitato. La stessa votazione, incidentalmente, che ha cancellato l’ecopass, il ticket di attraversamento dello Stretto di Messina, ai sette provvedimenti da discutere è stata aggiunta una nuova, ulteriore delibera “urgente e indifferibile: l’istituzione, cioè, di nuove “zone a traffico limitato poste in prossimità degli imbarcaderi cittadini, in funzione disincentivante per i veicoli in attraversamento dello Stretto”. Praticamente l’ecopass cancellato comicamente una settimana fa.