Puzza, scarti di pesce depositati fuori dai cassonetti che raramente vengono raccolti, un’attività in cui il pesce viene trasportato in modi non sicuri e parimenti lavorato, un negozio che occupa suolo pubblico e che non permette neanche ai passanti di utilizzare il marciapiede.
Questa è la situazione che giornalmente i cittadini del viale Giostra, all'incrocio con la via Garibaldi, sono costretti a vivere a causa di una pescheria che svolge lì le sue attività recando disagio a tutti. A denunciare la situazione, anche con esposti in Procura, al servizio Igiene dell'Asl e ad altre autorità competenti è stato il comitato cittadino dei residenti della zona, stanco delle precarie condizioni igienico sanitarie in cui il pesce viene venduto, e del degrado e dell’ olezzo che crea la continua acqua che i proprietari fanno scorrere per pulire il pesce, mischiata agli odori degli scarti della lavorazione.
Gli uomini dell'Annona sono intervenuti più volte elevando verbali, ed anche il funzionario La Macchia, del Servizio Veterinaria e Igiene dell'Asl 5, ha comminato altre multe, nonché disposto diversi sequestri di merce, recandosi sul posto insieme agli uomini della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza. Lo stesso La Macchia ha inviato richiesta di sigilli per l’assoluta mancanza dei minimi requisiti adeguati per la vendita del pesce, richiedendo al Comune, proprietario del suolo pubblico, di disporre la chiusura del locale.
Ma ancora nulla si è mosso per porre fine a questa situazione di vero e proprio degrado che infesta la zona del viale Giostra basso e dal 22 giugno ancora nessun intervento di pulizia straordinaria è stato effettuato, incrementando così la mole di spazzatura che causa disagio ai cittadini.