L’appuntamento era alle 8, sul viale Giostra, poco sopra l’incrocio col viale Regina Elena. Puntuali c’erano i bambini, i genitori che hanno aderito al progetto, il sindaco Accorinti e l’assessore Cacciola. E’ così partito il primo Pedibus della città di Messina, l’”autobus umano” composto da una carovana di piccoli alunni che, accompagnati da due adulti, si sono recati alla scuola Boer, la prima ad aver aderito all’iniziativa.
Dopo aver percorso il viale Regina Elena fino all’incrocio con via Palermo, alle 8.05 la prima fermata. Poi giù verso la scuola, con un’altra fermata intermedia all’incrocio con via Guglielmo Pepe, alle 8.10, e l’arrivo alle 8.15. Ed alle varie fermate, come su un autobus vero e proprio, potevano aggiungersi altri bambini.
Tutto come da programma, con qualche piccolo inconveniente facilmente superabile. “Dobbiamo sistemare meglio i cartelli delle fermate perché sono messi in luoghi poco visibili – ha affermato l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola -, c’era poi qualche macchina di troppo agli angoli che ostruiva il passaggio, ma nel complesso è andata bene, anche perché la maggior parte del percorso era libera da ostacoli. E’ stato anche un momento di allegria, i bambini erano molto contenti, cantavano lungo la strada e, arrivati a scuola, sono stati accolti da altri ragazzini che suonavano chitarre, arpe e flauti”.
Per il momento, l’esperimento è limitato alla sola andata ma presto verrà previsto anche per il ritorno. “Sì – prosegue Cacciola – e inoltre c’è anche l’intenzione di estenderlo ad altri percorsi della stessa scuola e ad altre scuole. L’importante era partire e far vedere che l’iniziativa non è così complicata come ad alcuni potrebbe sembrare. Anzi credo che, col passaparola tra i genitori soddisfatti, potrà aumentare il numero dei bambini partecipanti”.
Il pedibus, ovviamente, non ha risolto gli enormi problemi di traffico in prossimità della scuola e lungo tutta la via Palermo. “Sapevamo che il pedibus non avrebbe potuto evitarlo – continua l’assessore – ma, oltre che una questione di civiltà e salute, l’iniziativa si pone anche l’obiettivo futuro di evitare che molti genitori arrivino in macchina davanti alla scuola, magari posteggiando in doppia fila e rallentando la mobilità”.
Ed a proposito di mobilità, l’amministrazione sta anche pensando di istituire i parcheggi a spina di pesce su un lato di via Palermo, in modo tale da aumentare quelli regolari e, contemporaneamente, eliminare la costante sosta in doppia fila. “Sì, lo stiamo valutando – conclude Cacciola -, perché si potrebbe verificare l’opportunità di non lasciare più spazio per la sosta irregolare. La via Palermo, insieme ad esempio a via XXIV maggio e viale della Libertà, fa parte di quelle zone critiche che conosciamo ma che stiamo seguendo meno perché abbiamo scelto di impiegare i nostri pochi vigili in centro città. E quella della sosta in diagonale potrebbe essere una soluzione valida per via Palermo, perché gli spazi sono evidenti. In via XXIV maggio, invece, dobbiamo valutarla insieme al Dipartimento Mobilità poiché prima dovremmo essere certi di riuscire a lasciare gli spazi minimi inderogabili previsti dal Codice della Strada”.
(Marco Ipsale)