Istanza accettata. La richiesta di adesione all’istruttoria in corso in relazione all’attraversamento dello Stretto di Messina, da parte del Comune di Messina, è stata accettata. Stamane l’amministrazione comunale è stata nuovamente ascoltata dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato. Durante l’audizione di oggi sono stati approfonditi vari aspetti relativi, tra l’altro, al sistema di attraversamento, alle “deroghe” e all’ecopass. Il vicesindaco, Guido Signorino, l’assessore alle politiche del mare, Filippo Cucinotta, e il segretario generale, Antonio Le Donne, hanno illustrato varie criticità, evidenziando il punto di vista dell’Amministrazione, fornendo il materiale e le informazioni che erano stati richiesti e sottolineando l’imprescindibile necessità di strutturare un sistema che liberi la città dalla servitù del traffico pesante.
Non solo Antitrust. L’attenzione è puntata soprattutto sul porto di Tremestieri, l’opera che dovrà servire in un primo momento a ridurre e poi ad eliminare il passaggio dei tir in città. Sapere con precisione quando avverrà è impossibile ma, a meno di un ennesimo ulteriore ritardo, la riapertura del secondo scivolo dovrebbe essere imminente, uno o due mesi al massimo. In quel momento, tutti i tir in attraversamento sullo Stretto dovranno utilizzare il porto di Tremestieri. In centro città, resterebbe solo la Cartour al molo Norimberga.
L’amministrazione comunale è al lavoro anche su un altro fronte, sempre relativo all’approdo a sud. Nei giorni scorsi, il sindaco, Renato Accorinti, ha voluto approfondire con l’Autorità portuale le caratteristiche strutturali e la disponibilità di aree a ridosso degli attuali approdi a Tremestieri. La risposta è positiva: esistono spazi adeguati a valle della chiocciola di competenza dell’Authority e destinabili ad ospitare aree di stoccaggio. Il sindaco ha scritto al presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, per sollecitarne la realizzazione.
“Attualmente i camionisti in arrivo a Tremestieri devono necessariamente imbarcare sul primo vettore disponibile, per evitare il formarsi di code sulla chiocciola ed il blocco degli accessi agli scivoli. La realizzazione delle aree di stoccaggio (tecnicamente ottenibile in tempi molto ridotti e con costi altrettanto contenuti) potrà consentire di offrire un regime di effettiva libera scelta del vettore per gli autotrasportatori (potrebbero crearsi infatti zone di attesa specializzate per vettore) e, inoltre, data l’apertura imminente del secondo scivolo, consentirebbe il sostanziale azzeramento delle “deroghe”, visto che non potrebbe più verificarsi la congestione della chiocciola”.