Milazzo, Formica al lavoro sulle tasse. Primo Consumo Milazzo da’ il via ai reclami

Aumento sulla TARI del 60% per i milazzesi. Una vera e propria doccia fredda giunta con l’ultima notifica di pagamento che ha da subito scatenato le prime proteste. A farsi carico delle lamentele dei cittadini l’associazione Primo Consumo Milazzo, che si dichiara pronta a dare battaglia al comune definendo il rincaro “illegittimo e non corrispondente ad un servizio efficiente”.

“Riteniamo che sia il Comune a dover dare una risposta concreta ai suoi cittadini –dichiarano i portavoce di Primo Consumo Milazzo- l'associazione ha volutamente evitato un ricorso davanti alle Commissioni Tributarie poiché questo non si limiterebbe ad un costo di 30 euro pro-capite, ma si dovrebbe tener conto che, nel caso di mancato pagamento della TARI, i cittadini potrebbero correre il rischio di una riscossione coattiva, con tutti costi ad essa connessi. Sulla base di una corretta informazione per i consumatori, laddove si adissero le commissioni Tributarie, non vi è la certezza di un accoglimento del ricorso giudiziario con la possibilità di subire una condanna alle spese di causa nell’eventualità di un rigetto”.

Nel frattempo l’amministrazione corre ai ripari. Questa mattina la convocazione del tavolo tecnico sui servizi di igiene ambientale voluto dal sindaco Giovanni Formica per discutere degli aumenti e delle possibili soluzioni da attuare. Presenti all’incontro l’assessore all’Ambiente Damiano Maisano, le organizzazioni sindacali Cgil, rappresentata da Isabella Calì, Uil, rappresentata da Nunzio Musca, Fiadel rappresentata da Ferdinando Vento e Giovanna Graziano, le Rsa dei lavoratori ed i rappresentanti della ditta MPS società consortile Paterniti Antonino, Caruso Massimo e Ada Agnello.

Il sindaco Giovanni Formica, introducendo i lavori, ha comunicato che è intenzione dell’Amministrazione ridurre da subito i costi relativi al servizio di igiene ambientale che ad oggi si aggirano intorno ai 7 milioni di euro con previsione di un aumento di circa 800 mila euro per il 2016. “ La situazione non è più sostenibile –ha dichiarato il sindaco- il costo di questo servizio si ripercuote sul cittadino che proprio in questi giorni ha ricevuto delle bollette particolarmente elevate. Poiché è intenzione di questa Amministrazione tutelare i cittadini, specialmente coloro che non hanno la possibilità di pagare, l’obiettivo principale è rivedere la complessa materia adottando tutte le soluzioni possibili, anche le più drastiche come la riduzione degli operai da 65 a 50 unità lavorative che già da subito porterebbe all’Amministrazione un risparmio di circa 600 mila euro all’anno. Siamo tuttavia disponibili a discutere il tutto con i sindacati e azienda prima di ricorrere a questo tipo di soluzioni. Ogni confronto –conclude- dovrà comunque portarci ad un solo risultato: la riduzione dei costi al di sotto dei 6 milioni di euro per l’anno 2016”.

Diverse le proposte avanzate dai sindacati che comunque tendono a conservare l’attuale numero di operai impiegati nel servizio. Il rappresentante della Fiadel, Ferdinando Vento, evidenzia che “per ridurre le unità lavorative occorrono motivazioni serie che allo stato attuale non esistono”, aggiungendo che “se oggi il servizio non corrisponde alla qualità prevista dall’Amministrazione le cause sono da ricercare altrove e non sulle maestranze”.

La Cgil, nel tentativo di venire incontro alle esigenze dell’amministrazione, propone invece l’utilizzo di ecopunti per premiare i cittadini rispettosi della differenziata e incentivare al rispetto delle nuove norme vigenti, così da abbattere il costo della TARI tramite la stessa raccolta differenziata. Considerazioni condivise anche dal rappresentante della Uil che ha sottolineato la necessità di tutelare cittadini e lavoratori riuscendo, al tempo stesso, a fornire un servizio completo e qualitativamente elevato.

Parola poi all’azienda incaricata del servizio che, nelle parole di Paterniti, ribadisce la propria “volontà nell’effettuare un servizio nel rispetto di quanto richiesto dall’Amministrazione” aggiungendo poi che “ci si sta organizzando in tale direzione operando anche gli investimenti richiesti pur in presenza di un affidamento trimestrale”.

Un' apertura di cui l’amministrazione ha subito preso atto auspicando che si possa adesso iniziare a lavorare ad un servizio sempre migliore. Lo scopo primario tuttavia, sottolinea Formica, resterà sempre uno solo: abbattere i costi della TARI.

Salvatore Di Trapani