MESSINA – Prima conferenza stampa dallo stadio Giovanni Celeste per mister Gaetano Auteri che sullo storico impianto dice: “È un patrimonio di Messina, qui ci sono 30 anni di calcio della città e della Sicilia”. Sulla sfida che invece l’Acr Messina giocherà domani pomeriggio, sabato ore 14:30, al Franco Scoglio per l’allenatore biancoscudato l’imperativo è vincere “in qualsiasi modo”.
Di fronte ci sarà la neopromossa Gelbison, presieduta da Maurizio Puglisi, originario proprio di Messina. Le due formazioni si sono affrontate l’ultima volta due anni fa in Serie D, terminò con un pareggio (2-2) sia la partita di andata in riva allo Stretto, che il ritorno (1-1) in Campania. Fabio De Sanzo guida i rossoblù che vengono da tre vittorie consecutive nelle ultime tre uscite. La Gelbison si presenterà con un 3-5-2, attendista e pronto a colpire in ripartenza, come promette De Sanzo “sarà battaglia col coltello tra i denti”.
“Non abbiamo fatto una buona partita a Cerignola per tanti motivi: i 120 minuti a Crotone e la doppia trasferta a pochi giorni di distanza. La voglia di tutti di affrontare le difficoltà è fuori discussione, personalmente resto sempre fiducioso per quello che vedo in allenamento è un piacere, ma lo devono trasferire in campo. Non abbiamo problemi fisici, sono problemi di ordine mentale. Dobbiamo tirar fuori l’aspetto di appartenenza che ci fa rimanere più attenti, concentrati, consapevoli durante le partite”.
“La partita di domani contro la Gelbison la dobbiamo vincere, in qualsiasi modo. Poi seguirà un trittico di partite in sette giorni. Il dovere dell’allenatore è mettere in campo i ragazzi più pronti mentalmente e fisicamente, che sono più sereni. Poi la nostra faccia deve essere sempre uguale: giocare un calcio intenso aggressivo e fatto di ritmi. A volte ci poggiamo bene sui ritmi, altre no.
Affrontiamo una squadra che si è calata meglio di noi in questa categoria, ma affrontiamo una squadra che possiamo anche battere. Mi aspetto un avversario solido e consistente, sulla falsariga del Giugliano: mi aspetto compattezza e fisicità. In qualche modo, anche attraverso dettagli e particolari, dobbiamo vincere perché ci può dare fiducia. Fanno densità nella loro metà campo e ripartono velocemente. Dovremo essere pazienti a trovare varchi e dovremo stare attenti sulla palle profonde alle spalle della nostra linea difensiva”.
“Il nostro è un gruppo giovane che va guidato. Non tutti capiscono cosa hanno sbagliato in campo, non ha un grande bagaglio personale dietro, un gruppo che si sta costruendo anche attraverso gli errori. Camilleri ha avuto un fastidio negli ultimi 10 giorni, è importante nel gruppo perché deve fare da guida a ragazzi under che hanno qualità e che si stanno affacciando alla categoria. La ricerca ancora in corso dell’assetto migliore in difesa è dipeso anche dal fatto di non averli avuti tutti in condizione nello stesso momento”.
“Messina è una squadra dal blasone e da una piazza importante, guidata dall’allenatore probabilmente più vincente e preparato per questa categoria. È una gara da non sottovalutare assolutamente perché loro hanno voglia di fare risultato. Il Messina ha giocatori importanti, Camilleri e Curiale su tutti. Dobbiamo andare lì per fare la nostra battaglia col coltello tra i denti senza fare calcoli.
Ho visto intensità e voglia dai miei ragazzi di capire com’è fatta questa categoria. Non dobbiamo mai calare di tensione sennò siamo pericolosi per noi stessi. Noi non abbiamo un giocatore stellare che possa fare la differenza. Abbiamo un gruppo che deve fare la differenza che non deve esaltarsi nelle vittorie o deprimersi nelle sconfitte, questo è quello che chiedo alla mia squadra”.