MESSINA – I sensori rilevano le auto quando vengono parcheggiate e comunicano alla stazione base che lo stallo è occupato. In questo modo, tramite applicazione ma anche tramite i cartelli elettronici, i cittadini possono vedere il numero di posti liberi ed evitare di recarsi dove non ci sono.
Un sistema che comporta risparmi di tempo e inquinamento perché si impiega molto meno a cercare parcheggio. E’ entrato in funzione a dicembre, anche se in fase sperimentale, e l’app non è ancora disponibile.
Peccato che per alcuni messinesi la segnaletica orizzontale sia solo decorativa. Com’è triste l’asfalto, forse le linee vengono disegnate per renderlo più colorato. Lo dimostrano quando marciano sulla corsia di sinistra, in stile inglese, o a cavallo della linea di mezzeria e lo dimostrano anche quando parcheggiano, non rispettando le linee degli stalli. Più comodo fermarsi come capita prima. Basta un parcheggio fuori dalle righe per causarne altri a catena.
Alcuni, addirittura, come dimostrano le foto inviate da una nostra lettrice, parcheggiano a lunga distanza dalla banchina, occupando la carreggiata stradale e lasciando libero il sensore. E cosa succede? Che il sensore non rileva l’auto parcheggiata e indica un posto libero, che in realtà libero non è. Un danno per gli altri, dettato da menefreghismo degli incivili.