E’ l’unica donna, nonché l’unica messinese a far parte della Commissione paritetica Stato-Regione Sicilia, organo di rango costituzionale che in un periodo di profonda trasformazione e di reale necessità di un’Autonomia forte e costruttiva, assume un ruolo sempre più centrale.
L’avvocato Lidia Dimasi, legale nota a livello europeo e docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’ Ateneo messinese è stata nominata dal Ministro degli Affari regionali e delle autonomie, Erika Stefani, rappresentante dello Stato in seno alla Commissione paritetica in base all’art.43 dello Statuto della Regione siciliana.
E’ lo stesso Statuto siciliano che affida alla Commissione paritetica, la funzione di organo consultivo del Ministro e strumento di leale collaborazione e di raccordo tra lo Stato e la Regione ad autonomia speciale siciliana.
Compito della Commissione ad esempio sarà quello di produrre schemi di decreti legislativi che recepiscono le norme di attuazione dello Statuto, che verranno sottoposti alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, successivamente promulgati dal Presidente della Repubblica e infine trasmessi al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella GURI.
Un particolare da non sottovalutare è che il Consiglio dei Ministri non può modificare nella sostanza la proposta della norma di attuazione in quanto può apportare modifiche di natura formale. In oltre mezzo secolo l’Autonomia siciliana è stata spesso utilizzata in maniera distorta e l’applicazione dello Statuto speciale è rimasta solo nelle buone intenzioni, per lo più in periodi di campagna elettorale.
Ma l’attuale situazione della Sicilia ed un clima politico che riporta in primo piano le tematiche della “specialità”, del federalismo, dell’autonomia, rendono la Commissione paritetica organo di grande rilevanza per il futuro dell’isola.
Negli ultimi anni più di una volta il governo Regionale ed il suo presidente sono stati bypassati nonostante le norme dello Statuto.
E’ quindi una nota più che positiva che una messinese (per di più unica donna) sia stata nominata in un organo di rango costituzionale in un periodo che vede la città dello Stretto troppo spesso relegata nell’angolo di Cenerentola. E’ stato il governo nazionale a fare questa scelta, perché, come spesso purtroppo accade, il governo regionale continua a considerare Messina come la “sorella minore” dell’isola.
La Commissione è composta da un eguale numero di membri di nomina statale e di nomina regionale.
Sono quattro i Componenti: due di nomina statale: l’avv. Dimasi e l’avv. Rocco Bianco di Pieve del Cadore; due di nomina regionale, il prof. Felice Giuffrè e il Prof. Enrico La Loggia, quest’ultimo nominato Presidente nel rispetto della prassi dell’alternanza, essendo toccato al membro di nomina statale presiedere la precedente Commissione.
“Affronto l’incarico con grande entusiasmo e senso di responsabilità, come punto di partenza per un nuovo e stimolante progetto di crescita- commenta Lidia Dimasi– In rappresentanza dell’Amministrazione statale posso dire che da parte nostra verrà dato un forte impulso al funzionamento della Commissione che ha già predisposto una fitta programmazione dei lavori e delle priorità”.