Alberto Porcelli, designato dalla Regione Calabria, l’avv. Mario Caldarera, dal sindaco di Messina, il consigliere regionale Domenico Donato Battaglia, dal sindaco di Reggio Calabria, il direttore marittimo della Sicilia Orientale, Giancarlo Russo. Sono i componenti del nuovo comitato di gestione dell’Autorità Portuale dello Stretto di Messina, appena insediato. Manca il componente della Regione Siciliana, che tre mesi fa ha persino fatto ricorso al Tar del Lazio contro la nomina del presidente dell’Authority, Mario Mega.
“Per conto mio i rapporti con la Regione Siciliana sono ottimi – dice Mega -. Anche in periodo di emergenza Covid ci siamo confrontati normalmente con l’assessore Falcone. Le loro scelte sono legittime e le rispetto, per me non c’è nessuna frizione. Ho sperato fino all’ultimo che il comitato di gestione potesse partire al completo. Non è stato così ma pazienza, intanto possiamo comunque lavorare e sono certo che presto si comprenderà che è utile dare piena agibilità all’ente”.
Tutto invertito rispetto ad una prima fase, perché ora i rapporti con la Regione Calabria, la cui vecchia amministrazione era contraria a quest’unione, sono invece migliori. “Con l’assessore Catalfamo abbiamo affrontato le difficoltà dei pendolari – prosegue Mega – e stiamo lavorando per recuperare le risorse del piano operativo regionale per i porti di Reggio e Villa, perse perché non sono stati presentati i progetti”. Sul progetto di un nuovo porto a Reggio in zona Pentimele. “Mi pare una proposta solo portuale e marittima, che non tiene conto del conseguente aumento dei traffici a terra, che stravolgerebbe l’attuale destinazione del porto di Reggio e creerebbe interferenze col territorio, che sono da considerare prioritarie. Le amministrazioni calabresi sono contrarie, non si può non tenerne conto”.
Alla prima videoconferenza del comitato di gestione era presente anche il sottosegretario delle infrastrutture e dei trasporti, Roberto Traversi. “L’Autorità Portuale dello Stretto è organizzata bene e potrà fare un grande lavoro per il territorio, importante per l’intera nazione” – ha detto -. E sul crocerismo. “Va rilanciato, vogliamo farlo prima possibile e stiamo studiando le soluzioni ma non dipende da noi. Si potrà ripartire solo quando i dati ci diranno che potranno riprendere i viaggi con migliaia di persone”.
Presenti anche i componenti del comitato ma è stato il presidente Mega a parlare della gestione. Uno dei primi atti. “Abbiamo istituito uffici decentrati a Messina, Milazzo e Reggio Calabria – prosegue Mega -. Al momento siamo in 32 ma molto presto l’organico dovrà essere potenziato, più o meno raddoppiato, per assicurare la gestione degli uffici, le manutenzioni e le attività demaniali dei porti. Questa è la nostra prima sfida: migliorare la qualità dell’amministrazione in ogni porto. Abbiamo già lavorato sulla programmazione insieme ai Comuni, le Camere di Commercio e gli operatori, abbiamo intenzione di partecipare a bandi ministeriali per i fondi del Piano azione e coesione”.
Quali gli obiettivi? “Migliorare i servizi per i pendolari. Il Covid ha dimostrato che c’è un’integrazione fortissima tra le due sponde e che molti servizi si reggono così. Poi rendere più efficace il traghettamento delle merci, che per alcuni versi non ha risentito dell’emergenza perché i mercati italiani hanno ricominciato a usare i prodotti agricoli siciliani, invece che quelli francesi o spagnoli. Dobbiamo ripartire da qui, sfruttare le risorse di Sicilia e Calabria partendo dal miglioramento dei servizi portuali, costi minori del traghettamento, ridiscutere la continuità territoriale”.
La fiera. “Credo poco nei grossi investitori che trasformano le aree, si rischia di perdere il controllo delle funzioni” – afferma Mega -. Per i lavori in corso, invece, fermi da agosto 2019, “speriamo nel giro di qualche giorno di raggiungere l’intesa per approvare la perizia di variante e riprendere le opere”. E a breve potrebbero iniziare i lavori per il teatro, aggiudicati appena prima dell’emergenza Covid.
Poi il turismo, croceristico e non. “Quello croceristico purtroppo adesso è azzerato, dovremo vedere cosa faranno le compagnie. Intanto si tornerà a puntare sul turismo di prossimità e quindi dobbiamo studiare nuovi itinerari tra Sicilia e Calabria, vogliamo comunicare la possibilità di usare i nostri porti per destinazioni sicure”.
A tal proposito, l’Authority ha indetto una selezione aggiudica all’agenzia “Comunicami” di Milazzo, che ha creato un nuovo logo dei porti dello Stretto, strumento che sarà usato per valorizzare l’offerta turistica.
(Marco Ipsale)