“Più manutenzione = più sicurezza; gallerie al buio e abbandonate; troppe buche; immobilismo e degrado; rischiamo la vita per troppa incuria; non siamo carne da macello; dove vanno a finire i soldi degli incassi?”. Sono gli striscioni esposti dai rappresentanti del gruppo Facebook “Maxi protesta per le condizioni delle autostrade A 18 e A 20” contro l’inefficienza del Cas.
Peccato che in quel gruppo siano iscritti in cinquemila ma oggi, in piazza Unione Europea, a Messina, erano appena una cinquantina.
“Mi aspettavo una partecipazione più massiccia – dice Francesco Puglisi, l’organizzatore della manifestazione -. Evidentemente le persone preferiscono lamentarsi su Facebook invece che venire in piazza. Vedo che alla gente non importa, forse ci meritiamo questo, si può morire in autostrada. Quando si entra bisogna farsi il segno della croce”.
Poi l’attacco al Cas. “Un ente che, a distanza di sette mesi, non è stato in grado di ripristinare un semplice cartello, crollato il 17 giugno a Tremestieri. Come possiamo pensare che si sistemi la galleria Giardini, dove c’è un doppio senso criminale, poca luce, catarifrangenti sporchi, guard rail pessimi. E’ andata bene che ancora non è morto nessuno”. Qui era stato rescisso il contratto con la vecchia impresa, la gara riaggiudicata e i lavori dovevano concludersi a gennaio, per poi essere rinviato tutto a fine febbraio.
Per non parlare di Letojanni, dove i lavori sono finalmente iniziati ad oltre tre anni dalla frana. “Chiedevamo che si facesse in fretta, abbiamo anche festeggiato i compleanni in modo provocatorio. Ora qualcosa si muove ma vediamo all’opera solo un escavatore, per un appalto da 16 milioni”.
Quali soluzioni? “Intanto cambiare la struttura giuridica dell’ente, perché in questo modo non si riescono a sistemare neanche le più piccole cose. Lo scorso anno la Regione ci ha presentato un cronoprogramma di interventi, che è stato rispettato solo all’inizio. Poi non abbiamo avuto più risposte”. La gara per il rifacimento dell’asfalto su 120 km in entrambe le autostrade è stata aggiudicata ma sono in corso le verifiche sui ribassi, così i lavori potrebbero iniziare a febbraio.
In piazza sono pochi ma sono agguerriti e urlano “vergogna”. Parla qualche cittadino, tra loro anche Guglielmo Trusso, che nei giorni scorsi aveva organizzato un’altra manifestazioni a Letojanni. Al sindaco Cateno De Luca, poi intervenuto, e alla prefetta Maria Carmela Librizzi un documento con le motivazioni che hanno scatenato la protesta.
(Marco Ipsale)