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Avrà posto nella Locride la prima spiaggia naturista calabrese autorizzata

STIGNANO – Prima volta in cui il tabù è infranto; non “di fatto” (c’erano già Pizzo Greco e altre località del genere), ma “di diritto” adesso c’è una spiaggia calabrese in cui ci si potrà spogliare.
E si trova sul territorio metropolitano di Reggio Calabria; più precisamente a Stignano, piccolo centro dell’Alto Jonio reggino.

L’Associazione  naturista italiana (Anita) e il gruppo regionale ad essa affiliato Vitrù Calabria hanno ottenuto infatti, la prima spiaggia dove, già da questa estate, sarà consentito stare nudi.
Con deliberazione della Giunta del 12 luglio, immediatamente esecutiva, l’Ente locale locrideo ha ritenuto di voler garantire la pratica del naturismo, inteso «come mera declinazione della corporeità naturale priva di distorsioni concettuali e connotazione alcuna», in un tratto delimitato di arenile demaniale individuato in località Femminamorta di contrada San Fili.

Stignano, prima in Italia a codificare ‘regole di comportamento’

«Con l’istituzione della spiaggia – afferma il sindaco stignanese Giuseppe Trono – Stignano ha inteso innanzitutto farsi promotore di un processo di crescita culturale cui il nostro territorio deve aprirsi, consapevole che ogni apertura al nuovo deve però prima passare dalla conoscenza vera dei fenomeni sociali. La Giunta è stata la prima in Italia che, insieme dell’individuazione di un tratto di spiaggia, ha codificato delle precise regole di comportamento – espressione del vero naturismo, privo delle distorsioni spesso immaginate – per i fruitori di uno spazio che rimarrà comunque di libero accesso a tutti cittadini e turisti che vorranno giungervi, ma all’interno del quale la pratica della nudità sarà consentita nel rispetto assoluto della persona, del buon costume e della privacy».

‘Conquista’ firmata anche Anita e Vitrù

«Scommettere sul turismo Naturista – afferma, dal canto suo, il presidente Anita Giampietro Tentori – vuol dire guardare al futuro con attenzione al territorio, all’ambiente naturale e alla salute. Un “grazie” va al Sindaco e alla sua Giunta, ma prima ancora agli amici di Vitrù che in una regione molto particolare stanno facendo un lavoro stupendo e serio».

Per Renato Caminiti, del Consiglio direttivo Anita, promotore insieme ad altri del gruppo affiliato Vitrù Calabria, il traguardo «vuol essere anche un punto di partenza affinché altri Comuni in Calabria, lungimiranti e propositivi come Stignano, sappiano e vogliano tutelare l’esperienza del naturismo sui loro territori, specie quelli in cui già esistono spiagge note all’interno dei circuiti naturisti ma che necessitano ancora della giusta ufficialità».