Il Tar rimette in corsa uno degli Enti esclusi dalla graduatoria per l’Avviso 8 e la sentenza riapre le polemiche.
Mentre dall’assessorato si cerca di gettare acqua sul fuoco sostenendo che la sentenza rimette in pista un Ente ma non modifica la sostanza della graduatoria, sono i grillini a ricordare l’allarme rimasto inascoltato nei mesi scorsi.
A protestare, subito dopo la pubblicazione dell’Avviso 8 che distribuisce risorse per oltre 136 milioni di euro nel pianeta della formazione, erano stati sindacati e lavoratori. In quella graduatoria infatti in posizione utile per accedere ai finanziamenti figuravano 212 Enti, finiti però nel mirino delle proteste sia per i criteri adottati che il mancato obbligo di assunzione degli operatori dell’Albo regionale. Se a Messina a tuonare era stato il deputato regionale Nino Germanà, a livello regionale il M5S ha presentato richiesta di revoca in autotutela del provvedimento.
Adesso il Tar di Palermo ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da un Ente escluso, la C&B cooperativa sociale, ritenendo fondato il ricorso.
Secondo il Dipartimento regionale non è a rischio l’intero Avviso 8 e l’unica conseguenza è l’ammissione dell’Ente tra quanti sono in fase di valutazione per la graduatoria definitiva.
La pensa diversamente il deputato regionale a 5Stelle Giancarlo Cancelleri: “Tutto come previsto, quando metti al potere l'incapacità e l'arroganza di non volere ascoltare gli altri, il mix che ne esce è questo: un avviso che ha lasciato scontenti metà dei lavoratori della Formazione e ora sta lasciando scontenti pure gli altri, perché, checché ne dica l'assessorato, la graduatoria è a rischio, anche alla luce di ricorsi ancora pendenti e di quelli che potrebbero arrivare. Se le cose si fossero fatte con criteri obiettivi e non discrezionali, coprendo tutto il territorio regionale per fare lavorare davvero in maniera trasparente tutti quanti i lavoratori, si sarebbe raggiunto un risultato che avrebbe messo tutti d'accordo”.
Sulle irregolarità della graduatoria dell'Avviso 8 il M5S aveva acceso subito i riflettori, inviando all’ Anac un esposto di 8 pagine sulle criticità individuate nella graduatoria pubblicata dall’assessorato retto da Marziano. Il Movimento aveva pure presentato una mozione all'Ars (primo firmatario Sergio Tancredi) per impegnare il governo al ritiro dell’Avviso in autotutela.
Nel frattempo sono stati sbloccati gli avvisi 4 e 7, quelli relativi all’obbligo scolastico, ma le nubi sulla parte più rilevante del pianeta Formazione, quella dell’Avviso 8, si fanno sempre più minacciose.
Rosaria Brancato