La Camera Penale Erasmo da Rotterdam torna a colpire l'Ordine degli Avvocati.
Stavolta il presidente Filippo Mangiapane punta il dito contro la convenzione, siglata ad ottobre scorso, tra l'Ordine degli Architetti di Messina e tre professionisti, nello specifico gli avvocati Vincenzo Ciraolo, Giovanni Arena e Francesco Olivo.
La convenzione riguarda le cause di recupero crediti e prevede che gli architetti iscritti all'Ordine possano attingere ad un Fondo, che anticipa le spese vive per intentare le cause, che dovranno essere affidate ai tre professionisti che hanno sottoscritto la convenzione. In cambio gli avvocati si impegnano a ritenersi soddisfatti di quanto loro liquidato, nel caso di buon esito della causa: in caso contrario non chiederanno altri onorari. Insomma, l'architetto non dovrà nulla al legale, che intascherà il solo onorario stabilito e liquidato dal giudice, se e quando la causa andrà a buon fine.
I tre avvocati hanno siglato la convenzione come privati professionisti. I primi due però sono presidente e segretario dell'Ordine degli Avvocati di Messina.
E questo non è piaciuto a Mangiapane, che tuona: "Sono rimasto sconcertato leggendo la suddetta convenzione. Mi chiedo perché non con tutto l' Ordine degli avvocati ma solo Presidente dell' Ordine e Segretario dell'ordine avvocati di Messina, oltre al Collega Olivo. Sarebbe stato giusto ed opportuno investire i civilisti tutti colleghi iscritti all'Ordine di Messina, far lavorare tutti. Non capisco. Ciraolo me lo spieghi e lo spieghi agli iscritti. Farebbe bene a dimettersi, a mio avviso.
Ciraolo, dalla sua, ha scelto di non commentare.
Alessandra Serio