MESSINA – Sono stati anni impegnativi quelli appena terminati come componente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina. Ma Maria Pagano non si è tirata indietro ed ha accettato la sfida un’altra volta, e domani si presenta come candidata per tornare a lavorare: “Per la tutela di tutti i colleghi, soprattutto i giovani, a quella dei più deboli”.
Domani quindi tra i colleghi candidati ci sarà anche lei. Si vota dal 12 al 14 gennaio, le urne sono aperte a tutti gli iscritti all’Ordine di Messina e queste ore ultime ore sono di fibrillazione, nella categoria.
Pari opportunità, affari civili e tributari e rapporti con le cancellerie sono state le deleghe dell’avvocata Pagano, che le hanno fatto capire che c’è ancora tanto da fare, per rinnovare quel rapporti di fiducia tra cittadini e giustizia che passa attraverso la funzione sociale dell’avvocatura.
“Abbattere le barriere architettoniche che ancora esistono a palazzo Piacentini e negli altri uffici giudiziari è stato il “pallino” del CPO di cui faccio parte e continuerà ad essere la nostra e la mia battaglia, se sarò rieletta. E’ importante che i colleghi che hanno difficoltà, ma anche e soprattutto l’utenza, possano arrivare nei luoghi dove si amministra la giustizia. E poi che nessun collega resti indietro, soprattutto i giovani che sono alle prese con la costruzione della loro professione in un momento così difficile per la categoria”.
Nel mandato appena concluso, Maria Pagano è stata in prima linea per tutte le criticità presentate dalla pandemia. Soprattutto nel settore civile, i tempi delle cause si sono allungati a dismisura malgrado le udienze cartolari e celebrare le udienze in presenza, in alcuni periodi, è stata un’impresa. Ma l’Ordine si è rimboccato le maniche ed ha sopperito a tante problematicità, attraverso la pubblicazione sul sito dei ruoli delle udienze civili e penali, per esempio, o attuando di fatto quello “sportello del cittadino” creato ma rimasto soltanto sulla carta. E la parte attiva di questo lavoro di collegamento tra gli avvocati e le cancellerie è toccata appunto a lei, con Antonio Tesoro, esperto per le questioni telematiche, cui esprime pubblicamente il proprio ringraziamento.
“Conto sui colleghi che hanno visto e conosciuto il mio impegno”, dice, “non ho quasi fatto campagna elettorale: chi mi ha conosciuta potrà e saprà giudicarmi e scegliere esercitando un voto libero”.
“La mia corsa è differente” esordisce invece Luigi Giacobbe, un altro candidato che ha scelto di non apparentarsi e che non ha “disturbato i colleghi per la sua sponsorizzazione della mia elezioni”. Anche lui è un uscente, e il suo obiettivo primario è “La difesa degli avvocati del popolo”. Entrato in corsa, negli ultimi 2 anni e mezzo, si è occupato del gratuito patrocinio. “Soltanto io, in un anno, ho esitato oltre mille istanze di ammissione la gratuito patrocinio. Il che vuol dire che circa il 60% delle cause a Messina si celebra col gratuito patrocinio. Messina è chiaramente una città sempre più povera, mentre l’accesso alla giustizia è sempre più oneroso, la giustizia è una faccenda solo per i ricchi. Invece è fondamentale che, soprattutto nel settore civile, la giustizia si assicurata a tutti, soprattutto a chi ne ha più bisogno”.