L’inchiesta denominata “badge sicuro”, coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Antonio Carchietti, ha avuto quale esito quello dell’iscrizione nel registro degli indagati di 81 dipendenti dell’Iacp.
81 assenteisti su 96 dipendenti sono numeri da fare rabbrividire. Il commissario dell’Iacp Venerando Lo Conti, pur sostenendo l’impegno della magistratura, vuole ora precisare che negli anni l’istituto ha raggiunto importanti risultati e che la sua attività non va sminuita per la negligenza dei lavoratori coinvolti nell’inchiesta: “Il sostegno alla magistratura ed agli organi inquirenti è incondizionato, ma in attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, ancora non conclusa – che, certamente, si svolgerà nel pieno rispetto delle garanzie di ciascuno di fronte alla legge – insieme a tutta la dirigenza tutta, non si rinuncia ad evidenziare l’importanza e la funzionalità dell’Istituto, in un’ottica, sempre viva, di solidarietà sociale”.
Secondo Lo Conti, sono state fatte facili strumentalizzazioni per oscurare i risultati conseguiti negli anni: “Auspichiamo una rapida definizione della vicenda – conclude – affinché l’amministrazione possa riappropriarsi del proprio ruolo istituzionale ed attendere, nel pieno rispetto del principio di legalità, alle proprie funzioni”.