MESSINA – Sul cordone umanitario per l’assistenza di bambini provenienti dal continente africano, ed in particolare dallo Stato del Burundi, affetti da gravi patologie cardiache a rischio mortalità, attivato tra l’Asp di Messina e l’Ipab (Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza Casa Famiglia Regina Elena — Famiglia Amato a Messina), è intervenuto anche Giovambattista Caruso. Il consigliere comunale e capogruppo della Dc ha spiegato di aver fatto da tramite per l’iter che ha portato alla convenzione e ha voluto applaudire alla decisione dell’Asp di dare vita al progetto.
“Questa convenzione dell’Asp – ha spiegato Caruso – che coinvolge tanti bimbi del Burundi è stata molto più semplice di quanto pensavamo. Ho avviato un’interlocuzione con i vertici dell’Asp e dopo aver analizzato la proposta è stata messa in campo in meno di un mese. Ho riscontrato una grandissima umanità da parte dell’azienda. Si daranno cure fondamentali a bambini che nel loro Paese non riuscirebbero a vivere”.
Il consigliere ha parlato anche della cardiochirurgia di Taormina: “Attraverso questa convenzione si è immaginato un ragionamento ancora più importante per mantenere la cardiochirurgia di Taormina aperta. Le competenze acquisite sul campo potrebbero consentire all’Asp di fare propria la struttura e mantenere attivo questo presidio straordinario, per le famiglie e per i bambini. Sarebbe una perdita gravissima. C’è una proroga che scade a luglio 2025 e abbiamo molto a cuore questo progetto. Si sta immaginando di trovare una formula per mettere a disposizione la struttura, che diventerebbe dell’Asp e quindi della Regione. Potrebbe stare in piedi con 5 o 6 milioni di euro”.