Nei giorni scorsi Bapr ha realizzato una nuova operazione di cartolarizzazione di crediti deteriorati, finalizzata a migliorare ulteriormente la qualità dell’attivo ed a consolidare la sua posizione patrimoniale.
La Banca ha infatti partecipato, insieme ad altre 14 banche italiane, ad un’operazione di cessione di crediti in sofferenza “multi-originator”, coordinata dalla Luzzatti S.p.A. ed avente complessivamente ad oggetto un portafoglio di circa 920 milioni di euro, composto, per il 59 per cento, da linee di credito garantite da ipoteche di primo grado (o senior) e, per la restante parte, da posizioni garantite da ipoteche di grado successivo al primo o chirografarie.
Il portafoglio ceduto da BAPR ha un valore nominale lordo di circa 71 milioni di euro ed è composto, per il 54 per cento, da crediti ipotecari senior.
I crediti sono stati ceduti ad un veicolo di cartolarizzazione costituito ai sensi della L. 130/99 e denominato POP NPLs 2020.
Per finanziare l’acquisto, il veicolo ha complessivamente emesso, il 23 dicembre scorso, tre classi di titoli ABS:
Per la tranche senior verrà quanto prima inoltrata istanza al MEF per l’ottenimento della garanzia statale GACS.
L’operazione ha avuto come co-arranger JP Morgan e Banca Akros ed è stata svolta con il supporto dell’advisor finanziario KPMG Advisory e degli studi legali Cappelli RCCD, Chiomenti e Orrick.
Credito Fondiario agirà in veste di Master Servicer dell’operazione, mentre Credito Fondiario e Fire sono stati nominati Special Servicer. Banca Finint (divisione Securitisation Services) e BNP Paribas Securities Services svolgeranno, rispettivamente, le funzioni di Corporate Servicer, RoN, Calculation Agent e Paying Agent.
BAPR, come già lo scorso anno, ha coordinato le attività di regolamento dei titoli tra tutte le banche partecipanti all’operazione.
“Con questa operazione – dichiara il Direttore Generale Saverio Continella – abbiamo raggiunto con ampio anticipo i traguardi che ci eravamo prefissati per la fine del 2021. E il tutto, è il caso di ricordarlo, nel corso di un’emergenza sanitaria e di una conseguente crisi economica che si possono certamente considerare una sfida del tutto inattesa, per noi e per l’intero sistema. Con la soddisfazione del caso vorrei quindi sottolineare la portata dell’intervento, ultimo atto di un eccezionale percorso condotto nel biennio 2019-2020: le ripercussioni sulla qualità dei nostri attivi sono evidenti, con tutti gli indici sul credito che si attesteranno, per l’esercizio in corso, assolutamente in linea con i dati di sistema. Ultima, ma non per ultima, una nota in merito all’efficace e proficua collaborazione con tutte le società specializzate coinvolte nel progetto e con le altre quattordici banche italiane, diverse per dimensioni, caratteristiche, territori di riferimento”.