MESSINA – Sono cinque condanne e due assoluzioni totali quelle decise dal Giudice per l’udienza preliminare Claudia Misale alla fine del processo abbreviato per i presunti appartenenti alla “banda del cavallo di ritorno” a Giostra. E anche per i condannati il giudice ha disposto diverse assoluzioni parziali e derubricato i reati più gravi.
Ecco il verdetto: 6 anni e 10 mesi di reclusione per Alessio Nostro, 3 anni e 10 mesi per Gabriele Fratacci e Pietro Micali, 3 anni ed 8 mesi per Gaetano Batessa, 2 anni e 10 mesi a Nunzio Buscemi. Scagionati pienamente Antonino Margareci e Angela Recupero. Erano difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Trovato, Cinzia Panebianco, Carlo Caravella, Daniela Garufi e Luigi Gangemi.
Si tratta di una prima tranche processuale nata dall’inchiesta della Guardia di Finanza su una serie di furti con episodi di ricettazione. La gran parte degli indagati, infatti, ha scelto il rito ordinario e affronterà il processo di primo grado, nel 2023, per stabilire davanti al giudice se hanno o meno effettive responsabilità.
Il blitz dei finanzieri risale al 20 luglio scorso: 12 le misure cautelari, scattate dopo le indagini fatte di pedinamenti e intercettazioni telefoniche. Gli investigatori del tenente colonnello Emanuele Camerota hanno decriptato gli sms e le conversazioni “in codice” degli indagati, riuscendo ad indentificarli e ricostruendo le loro attività.