Dopo lo scioglimento dell’ Ente Fiera, decretato dal governo Lombardo, in una vicenda a dir poco kafkiana, nel futuro della cittadella potrebbero esserci i privati. Il Comitato portuale riunitosi nei giorni scorsi ha avviato un percorso che punta alla valorizzazione dell’area a fini turistici, restituendola alla totale fruizione della città, senza barriere né di uso temporale né spaziale, eliminando quindi ogni muro e cancellata. A valutare la strada migliore per il futuro della Fiera è una sottocommissione del Comitato portuale, della quale fanno parte, tra gli altri, l’assessore provinciale alle partecipate Michele Bisignano, l’amministratore dell’azienda speciale della Camera di Commercio Saro La Rosa, gli imprenditori Ivo Blandina e Vincenzo Franza. La soluzione individuata è quella di un bando a livello europeo per trasformare l’area e sarà approfondita nel corso della riunione della prossima settimana.
“Voglio sgomberare il campo da qualsiasi ipotesi di speculazione- spiega l’assessore provinciale Bisignano- il nostro unico obiettivo è tenere conto di un uso della Fiera correlato alla sua naturale vocazione, quindi al mare, al turismo crocieristico, al diportismo. Il bando sarà aperto ed europeo perché abbiamo bisogno di progetti ad ampio respiro”.
Il bando comunque prevede anche una presenza, sia pure in misura minore, degli Enti locali, siano essi non solo Comune e Provincia, ma anche Università o centri di ricerca. Gli Enti locali in ogni caso potranno continuare a gestire alcuni spazi interni all’area, purchè, è quanto emerso dalla prima riunione della sottocommissione, si faccia di tutto per eliminare ogni “forma di barriera” tra la Fiera e la città, rendendola accessibile e fruibile facilmente.
Resta il nodo dei 15 dipendenti dell’Ente, in attesa di risposte oltre che degli stipendi arretrati. Crocetta ha annunciato di voler trovare una soluzione e lo stesso Comitato portuale sta studiando un modo per garantire continuità occupazionale o una sorta di corsia preferenziale per un’eventuale collocazione.
Chiuso quindi il capitolo Ente, resta ancora tutto da scrivere il libro sull’area fieristica che potrebbe davvero, per la prima volta, diventare quello spazio destinato ai turisti che arrivano con le navi da crociera, ai congressisti, ai diportisti o anche solo a quei messinesi che vogliano passeggiare guardando quel che la natura ha donato alla città dello Stretto.
“Abbiamo un’occasione unica- conclude Bisignano- che è quella di far arrivare imprenditori da tutta Europa per trasformare e valorizzare quest’area. Non perdiamola”.
Rosaria Brancato