E’ della Comet Srl l’unica offerta presentata per la concessione del porto di Tremestieri. La commissione di gara non è stata ancora neppure composta, lo sarà nei prossimi giorni, ma il nome della società è scritto all’esterno della busta ed è quindi individuabile prima ancora dell’apertura.
Dunque la Terminal Tremestieri, società che ha gestito il porto nei suoi nove anni di vita, non ha preso parte alla gara che prevede un canone di 2 milioni 932mila euro per sei anni. Vi ha partecipato, invece, un’altra impresa portuale messinese, la prima per movimentazioni merci dei porti di Messina e Milazzo.
Comet, che sta per Compagnia mediazioni trasporti, è stata costituita nel 1995 e gestisce il terminal passeggeri delle navi da crociera nel porto di Messina. Nel 2011, si è aggiudicata anche l’appalto per la gestione decennale del terminal passeggeri di Milazzo.
Non si conoscono ancora i dettagli dell’offerta né se rispetti tutti i parametri previsti dal bando. Ma se, come pare, sarà proprio la Comet a gestire il porto di Tremestieri, bisognerà valutare il futuro dei 36 lavoratori impegnati fino ad oggi nell’approdo a sud. Il bando contiene una clausola di salvaguardia che prevede la loro assunzione “a condizione che il numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione di impresa della ditta aggiudicataria e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste”.
Una clausola che si traduce in una tutela per buona parte dei 36, ma non necessariamente per tutti. Questo dipenderà dalla società aggiudicatrice che, nell’ottica di una nuova commessa, potrebbe anche assumere i lavoratori in blocco. La certezza, però, non può ancora esserci, pure se il fatto che l’offerta sia stata presentata da una società messinese lascia ben sperare.
Non manca l’occasione per un pungolo da parte del presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, nei confronti del Comune. “Da mesi, già in occasione del primo bando deserto, e fino all’ultimo giorno disponibile per questo – afferma -, ho invitato invano il sindaco Accorinti e di recente anche l’assessore Pino a prendere in mano la situazione. Capisco la ‘guerra’ ai tir e la loro giusta intenzione di trasferire tutto il traffico pesante a Tremestieri, ma allora quale occasione migliore di questa? Con un investimento molto minimo avrebbero potuto garantire il futuro di tutti i lavoratori e gestire senza bisogno di vigili urbani, sostituendosi agli armatori. Poteva essere il primo passo verso quella flotta pubblica che hanno sempre detto di voler istituire”.
(Marco Ipsale)