“Ci si vede a Ferragosto e poi a Natale”. Questa la promessa fatta dal trentaduenne Francesco Pirri stamattina alla vittima della sua estorsione. Il titolare dell’azienda di Furnari bersaglio del pizzo gli aveva appena consegnato una mazzetta di 3mila euro. Ma Francesco Pirri non sapeva che da oltre 48 ore sulle sue tracce c’erano i carabinieri di Barcellona. I militari della città del Longano coordinati dai sostituti procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, Giuseppe Verzera, Vito Di Giorgio, Angelo Cavallo e dal collega della Procura barcellonese Francesco Massara, sono stati incaricati di seguire le mosse del trentaduenne. È così nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 12 il trentaduenne è stato bloccato all’esterno dell’esercizio commerciale di Furnari. All’interno della tasca dei pantaloni, c’erano i 3mila euro in contanti tutti in banconote da 500 euro.
Francesco Pirri si trova ora al carcere di Gazzi. Il trentaduenne è cognato di Alessandro Crisafulli, arrestato lo scorso 20 dicembre dai carabinieri del Nucleo Operativo di Barcellona sempre per estorsione. Era stato fermato poco dopo aver estorto 2mila euro al titolare di un esercizio commerciale della città del Longano.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare se le richieste di denaro siano state avanzate anche nei confronti di altri commercianti dell’hinterland barcellonese.
Proprio oggi era in discussione presso il Tribunale di Barcellona il processo “Mustra” su diverse ipotesi di estorsioni ai danni di tre imprenditori che senza paura hanno denunciato i torti subiti.