Sarebbe stata l'ennesima lite in famiglia a scatenare l'ira omicida di Alessandro Crisafulli, 27enne di Barcellona, che questa mattina poco dopo le 6 ha imbracciato il fucile da caccia del padre ed ha sparato un colpo dritto al cuore del fratello Roberto, 31 anni. Solo un'unica fucilata, precisa, mirata, dinnanzi agli occhi attoniti dei genitori che nulla hanno potuto per evitare che la tragedia si consumasse all'interno della propria casa.
La lite era cominciata nella tarda nottata, prima solo voci, poi urla sempre più forti. La mamma dei due fratelli aveva capito che la situazione stava degenerando e così, poco dopo le 6, aveva alzato il telefono per chiamare i carabinieri e richiedere il loro intervento, il più presto possibile. Forse aveva già visto il figlio Alessandro correre a prendere il fucile, forse temeva già il peggio. Ma quando i militari dell'Arma della Compagnia di Barcellona, coordinati dal Capitano Fabio Valletta, sono arrivati nell'abitazione della famiglia Crisafulli, nel quartiere popolare di Oreto, il giovane Roberto era già a terra, morto sul colpo. Sul suo petto, un solo foro.
Sul posto è immediatamente arrivato anche il Sostituto Procuratore della Repubblica di Barcellona, Fabio Sozio. Alessandro Crisafulli è già stato fermato, la sua posizione adesso è al vaglio, ma nella dinamica ricostruita dagli inquirenti sembrano davvero esserci pochi dubbi. Il fucile con cui avrebbe ucciso il fratello era regolarmente detenuto dal padre.
(Veronica Crocitti)