Una passione ossessiva quella del quarantaduenne Sokol Doga di origini albanesi al quale gli agenti del commissariato di Barcellona hanno notificato unordinanza di custodia cautelare in carcere dopo aver violabto più volte il provvedimento emesso a ottobre 2012 che gli vietava di avvicinarsi alla donna che ha perseguitato per un anno. Il gip Rosaria D’Addea su richiesta del sostituto procuratore Fabio Sozio ha infatti emesso nei confronti dello straniero ha disposto per l’uomo la restrizione in carcere dopo le ripetute violazioni del provvedimento che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, gli impone il divieto di avvicinarsi al condominio dove la stessa risiede, vietando ogni tipo di comunicazione ed imponendo, nel caso di un incontro occasionale, di tenere una distanza di almeno duecento metri. Ad ottobre le indagini dei poliziotti avevano infatti accertato che da diverso tempo il quarantaduenne albanese, invaghitosi di una donna del luogo, nonostante i continui rifiuti di quest’ultima, aveva continuato ad importunarla fino ad assumere una condotta morbosa e persecutoria e tanto reiterata da costringere la vittima a chiedere aiuto alla Polizia di Stato. Insistenti appostamenti e pedinamenti da parte dello stalker avevano prodotto uno stato d’ansia nella vittima e nei suoi familiari oltre a recare disturbo ai condomini dell’immobile in cui la stessa risiede. Nel mese di agosto l’uomo era addirittura arrivato a tentare il suicidio, minacciando di gettarsi dalla terrazza dello stesso immobile e, solo l’intervento dei poliziotti del Commissariato di Barcellona aveva evitato il peggio. Il quarantaduenne aveva riportato la frattura di una gamba.