MESSINA – Durante la campagna elettorale ha parlato poco, intervenendo con discrezione ai vari appuntamenti che hanno scandito il cammino del centrosinistra in questa tornata. Il segretario provinciale del Pd, Nino Bartolotta, adesso si dice certo che “la coalizione di centrosinistra ha dimostrato grande maturità e dopo il percorso programmatico ‘Spazi di Confronto’ di circa 2 anni, ha saputo fare sintesi condivisa sulla candidatura di Franco De Domenico. Ha dimostrato già dalle prime battute della campagna elettorale, di essere coesa e di avere le idee chiare sul da farsi affinché Messina torni ad essere centrale e protagonista nel Mediterraneo.
Mai più ‘contro’ – chiosa Bartolotta – ma sempre “insieme” e complementari per sfruttare strategicamente le potenzialità della grande città e le peculiarità degli altri Comuni dell’Area metropolitana”. Bartolotta va presto oltre: “Viviamo una difficile fase di congiuntura economica negativa, a Messina aggravata ancor di più dalla situazione di pre dissesto in cui versa l’Ente locale e che presto potrebbe anche trasformarsi in dissesto finanziario effettivo. Occorre fare chiarezza sui conti – incalza il segretario – e ripristinare la sobrietà civica ed istituzionale che la città merita. Ritengo che in queste elezioni, non ci siano spazi per proposte politiche fondate su ambizioni personali o per candidati sostenuti da alleanze variabili a seconda della evoluzione del prossimo scenario politico regionale. La coalizione a sostegno di Franco De Domenico porta in sé l’esperienza dei partiti politici e il dinamismo dei movimenti civici più importanti della città; una compagine inedita che ha deciso di stare insieme prima su una base programmatica condivisa e solo dopo su un candidato sindaco.
A rappresentare il nostro progetto politico non abbiamo avuto bisogno di individuare un tecnico per mettere d’accordo tutti – sottolinea Bartolotta – né tantomeno di fare accordi elettorali anomali e inconsueti (come quello tra un movimento, Sicilia vera, che si professa meridionalista e la Lega). Noi siamo quelli che gli elettori conoscono, con i nostri limiti, ma anche con i nostri ideali, i nostri valori e la consapevolezza di avere, con umiltà, già fatto “virtù” di qualche errore dell’esperienza passata. Una squadra così composta non ha mai governato la città e merita di essere messa alla prova”.
Bartolotta guarda al futuro con speranza. “La Messina che vorrei – spiega – è una città inclusiva, culturale, turistica, smart e green, che si occupi delle fasce più deboli e disagiate e che abbia tra le priorità la riqualificazione urbana ed ambientale, ma anche e soprattutto quelle infrastrutture strategiche in grado di generare sviluppo economico. Ritengo sia giunto il tempo di non pensare più al ‘tram volante’ ma piuttosto a nuove e moderne vie di collegamento e ad efficienti servizi di mobilità, funzionali alle esigenze del territorio e delle tantissime imprese che a Messina producono e creano lavoro e occupazione. Nessuna fuga e nessun passo indietro: dopo il voto noi ci saremo, sempre e comunque”.