Tre anni fa il licenziamento per la chiusura del centro formazione Ferrotel di Messina. Un lungo e complicato percorso conclusosi in Prefettura con una speranza positiva: l’impegno da parte di Fs e della Regione alla ricollocazione di tutti i lavoratori entro il mese di giugno del 2014.
Cos’è cambiato rispetto a quegli accordi? Al vertice dell’assessorato regionale ai Trasporti, non c’è più il messinese Nino Bartolotta, artefice degli incontri risolutivi, ma il suo sostituto, Domenico Torrisi, meno coinvolto sulla vicenda. Il sindacato Orsa è ora preoccupato del rischio che tutto venga rimesso in discussione. Stamane, la protesta davanti alla Prefettura, per ottenere la conferma delle garanzie sul futuro occupazionale.
“Negli scorsi mesi – dichiarano Mariano Massaro, segretario generale Orsa Sicilia, e Michele Barresi, Segretario Orsa Trasporti Messina -, grazie all’impegno della Prefettura e al fattivo interessamento dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, in una serie di incontri informali si è palesata la volontà di intraprendere con il Gruppo Fs un percorso di ricollocazione delle 20 unità ex Ferrotel di Messina”.
Due mesi fa le ultime rassicurazioni sulla ricollocazione dei lavoratori nell’indotto Fs, subordinata al completamento di un percorso virtuoso intrapreso tra la Regione Sicilia ed il Gruppo Fsi nell'ambito di un complessivo miglioramento delle attività ferroviarie nell'area dello Stretto di Messina fino alla sottoscrizione del contratto di servizio regionale tra Trenitalia e Regione Sicilia. “Un'auspicabile soluzione che sarebbe giunta a conclusione di un lunghissimo percorso favorito da uno spirito di fattiva collaborazione tra le parti – continuano Massaro e Barresi – sebbene avrebbe comportato il protrarsi ulteriore della vertenza almeno fino al mese di giugno con buona parte di questi lavoratori che dal 1. marzo non percepiscono più neppure il sussidio di disoccupazione ormai scaduto e senza alcuna altra forma di ammortizzatore sociale disponibile”.
Tra le 20 unità ex Ferrotel, esistono famiglie la cui unica fonte di reddito era rimasto il sussidio di disoccupazione e anche nuclei familiari coinvolti interamente nella vertenza che, dopo tre anni di ammortizzatori sociali e disoccupazione, adesso manifestano gravi disagi economici .
L’Orsa e i lavoratori hanno oggi chiesto al Prefetto di Messina che si faccia ancora una volta parte attiva con il nuovo rappresentante del Governo Regionale presso l'Assessorato ai Trasporti al fine di "onorare gli impegni del suo predecessore e continuare nell'opera meritoria posta in essere negli scorsi mesi per formalizzare e accelerare il percorso di ricollocazione previsto per questi lavoratori”.
Una delegazione è stata ricevuta dal capo gabinetto Maria Adele Maio, che ha rinnovato e confermato l'impegno della Prefettura . Il Prefetto, facendosi garante degli impegni intrapresi dalle parti durante l'ultimo incontro tenutosi lo scorso 28 febbraio, ha assicurato che inoltrerà in tempi brevi una nota al nuovo assessore ai trasporti della Regione Sicilia per chiedere continuità nel proficuo percorso di ricollocazione dei venti lavoratori. L’Orsa programmerà una nuova manifestazione a Palermo, davanti alla sede dell’assessorato regionale “affinché la vertenza ad un passo dalla soluzione – spiegano in conclusione Massaro e Barresi – non cada nuovamente nell'oblio delle dinamiche della politica regionale”.