MESSINA – Il baseball giocato da ciechi, inventato da Aibxc (Associazione Italiana Baseball giocato da Ciechi) sta per sbarcare in Sicilia dove il prossimo 19 e 20 marzo si svolgerà un Open Day presso il Campo da baseball Cus Messina in via Annunziata.
Con il prezioso supporto della Ssd Unime e della Fibs (Federazione Italiana Baseball Softball) una delegazione di allenatori e giocatori Aibxc insegneranno il gioco agli atleti ipovedenti e ciechi non solo di Messina.
Correre su un campo d’erba e terra rossa guidato dal tintinnio dei bubboli di una pallina, il battito delle palette e le voci degli arbitri il tutto nel completo silenzio: questi elementi costituiscono il Baseball per ciechi, disciplina che da quasi 30 anni appassiona ma soprattutto diverte decine di ipo e non vedenti di tutta Italia.
L’utilizzo di una mascherina per gli occhi permette, inoltre di annullare le differenze legate alle varie patologie visive mettendo tutti nella stessa condizione di buio assoluto. Un aspetto molto significativo è anche che disabili visivi e normodotati giocano insieme con i vedenti, ovviamente non bendati che guidano con le palette nella corsa sulle basi gli atleti o finalizzano l’azione difensiva ricevendo le palline lanciate dai difensori ipo e non vedenti.
La maggior parte di coloro che praticano il cosiddetto “Batti e corri” riferisce che la più bella sensazione è proprio quella di poter correre liberi senza vincoli in un ambiente in totale sicurezza.
Gli Ipovedenti e i non vedenti che si approcciano a questo sport hanno la possibilità di fare un’attività molto inclusiva dato che le squadre sono miste tra maschi e femmine di età compresa tra i 15 e i 60 anni di ogni nazionalità.
Gli atleti, oltre a provare le dinamiche di un vero gioco di squadra sia dentro che fuori il campo, possono soprattutto beneficiare degli effetti della pratica sportiva anche nella vita quotidiana. Nel corso degli anni sono infatti stati riferiti dai giocatori benefici in numerosi aspetti: incremento della propria autostima, migliore concentrazione ma soprattutto effetti sulla percezione del proprio corpo nello spazio e nell’autonomia negli spostamenti.
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