Politica

Basile e Siracusano: “Messina modello nazionale di risanamento”

MESSINA – “Messina modello nazionale di risanamento”. Le tensioni non sono mancate tra governo e amministrazione su questo tema ma la sottosegretaria Matilde Siracusano e il sindaco Federico Basile concordano su questo punto. L’occasione è stata l’incontro oggi in via Rosso da Messina e nella baraccopoli cancellata di via Catanoso, nel segno del risanamento. Afferma la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia: “Ringrazio il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, Alessandro Battilocchio, per la sua visita istituzionale a Messina, per la sensibilità dimostrata, e per l’impegno a tornare nella città dello Stretto a inizio 2025 con tutta la Commissione da lui presieduta”.

Aggiunge Matilde Siracusano: “Battilocchio ha potuto vedere con i propri occhi le innumerevoli opere compiute grazie all’emendamento contro le baraccopoli – fortemente voluto da Forza Italia – e grazie dunque ai 100 milioni di euro stanziati dal governo nazionale sul finire della scorsa legislatura. Il ‘modello Messina’ di risanamento – soprattutto grazie al grande lavoro del sub commissario Marcello Scurria – è una realtà, da coltivare, da incentivare, e da esportare. Risanamento urbanistico, ambientale, ma anche e soprattutto sociale: mai più nuovi ghetti, ma un’integrazione sostenibile per il bene di tutte le comunità coinvolte. Abbiamo fatto tanto, ma c’è ancora tantissimo da fare. E presto serviranno nuovi fondi. Nell’ultimo decreto Milleproroghe sono riuscita a far inserire un comma che consente di trasferire risorse acquisite con altri bandi – come ad esempio i fondi del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua), finanziato dal Pnrr – nella contabilità speciale del commissario, per consentire a questa struttura di lavorare velocemente e di acquistare case sul libero mercato.

“Il risanamento avviato con De Luca e Pinqua un progetto nazionale primo in graduatoria”

In merito al sopralluogo e confronto in prefettura relativo alle aree cittadine interessate agli interventi di risanamento, interviene pure il sindaco Federico Basile: “Ringrazio la prefetta Cosima Di Stani per aver promosso questo importante momento di confronto, che ha visto la partecipazione del presidente della commissione parlamentare sulle Periferie Battilocchio, della sottosegretaria Siracusano e del sub commissario Marcello Scurria. Nel corso della giornata, sono state visitate alcune delle aree interessate dal risanamento, seguite da un incontro in prefettura per fare il punto su un percorso avviato nel 2018 con Cateno De Luca, che sta profondamente cambiando il volto di Messina. Al centro del confronto con il presidente Battilocchio anche il progetto Pinqua, che è stato riconosciuto a livello nazionale come modello di risanamento essendosi classificato al primo posto nella graduatoria pubblicata nel 2021 per qualità ed innovatività della proposta progettuale”.

Basile: “Faremo le opportune modifiche al progetto Pinqua”

Tiene a rilevare il sindaco: “Messina, con questo progetto, è stata la prima città d’Italia ad avere ottenuto oltre 140 milioni di euro per la rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento. La ristrettezza del bando Pinqua ci ha spinto a proporre una soluzione compatibile con le scadenze. Oggi invece, fermo restando la condivisione delle commissioni tecniche nazionali competenti, possiamo proporre le opportune modifiche per renderlo più omogeneo alla strategia complessiva avviata”.

E ancora: “Le modifiche al progetto Pinqua seguiranno un iter che prevede: la proposta di modifica da parte del beneficiario, il Comune di Messina; la verifica di fattibilità da parte del Mit; il parere dell’Alta Commissione sul Pnrr, previo assenso del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; l’approvazione della variante sulla base delle motivazioni contenute nella proposta del Comune; l’aggiornamento del cronoprogramma in conformità alle modifiche approvate. In sostanza, Messina sta cancellando le baracche, simbolo di un passato di degrado, e si sta affermando come modello di risanamento e rigenerazione urbana per altre realtà italiane. Questo risultato rappresenta un motivo di orgoglio per tutti noi, un traguardo che evidenzia la capacità della città di trasformare una ferita storica in un’opportunità di rinascita e sviluppo per il futuro”.