Politica

Basile: “I cantieri del ponte saranno devastanti per Messina”

Testo raccolto da Ilaria Mangano

MESSINA – Sindaco Federico Basile, un commento sul via libera della Commissione di valutazione dell’impatto ambientalale al progetto ponte sullo Stretto…

“Un esito forse quasi scontato rispetto a quello che si era compreso. Ancora non abbiamo il provvedimento in cui ci sono le 60 prescrizioni. Lo valuteremo nell’ambito delle nostre competenze, sapendo che ora il percorso prevede il passaggio al Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Si sta accelerando nella fase esecutiva dell’opera. Dobbiamo fare quello che spetta a un Comune”

Cosa, quindi?

“Stare attenti che la tutela del territorio sia preminente rispettoa un’opera che sta diventando sempre più concreta anche negli atti amministrativi”.

Le opere compensative richieste dal Comune di Messina bastano a mitigare gli enormi disagi per la città?

“Si chiamano così, o complementari, non perché compensino un disagio. Se dovesse partire l’operazione ponte, e io ci metto sempre il condizionale, sarà veramente devastante per tanti anni. Ed è una preoccupazione che noi abbiamo non rispetto al cantiere, o al tema dei trasporti, ma per l’impatto che la città dovrà subire, mutando pure dal punto di vista geologico. Nessuna opera può compensare il disagio. Lo voglio chiarire. In sostanza, il contesto di cantieri e le trasformazioni che questo progetto porterà con sé avrà una portata devastante, capace di ridisegnare  il territorio  e generare una serie di effetti rilevanti. Al di là dell’opera in sé, permane un interesse generale a tutela del territorio e della qualità della vita dei cittadini. Messina rivendica un ruolo attivo nelle decisioni che riguarderanno non solo la costruzione, ma anche la gestione di una struttura che avrà effetti diretti sulla comunità e sulle infrastrutture locali”.

E le 24 opere compensative?

“Sono richieste che sono state fatte perché la norma lo prevede e che tenderebbero, e tenderanno se dovesse andare avanti tutto l’iter, a garantire dei servizi necessari. Tra le prime opere che abbiamo inserito, al di là di quelle faraoniche o fantascienze, c’è il completamento dei lavori per ridurre le perdite idriche. Un tema fondamentale. Abbiamo 100 milioni di euro di progetti. I Fondi per lo sviluppo e la coesione sono stati distratti a livello regionale per il ponte. Devono tornare, nella nostra città, in termini di servizi. Abbiamo cantieri avviati e che stanno partendo. Se, con queste opere, riuscissimo a farci finanziare gli altri 40 o 45 milioni, Messina avrebbe un grande beneficio, dato che la manutenzione della rete idrica non è avvenuta per 40 anni”.