Politica

Basile: “Le dimissioni del Cda Amam per un clima di veleni”

MESSINA – Federico Basile commenta le dimissioni del Cda Amam. Il sindaco di Messina espone le sue ragioni, a Palazzo Zanca, in merito al terremoto che ha investito la partecipata. “Si apre una nuova fase e i componenti del Cda si sono dimessi sia per gli attacchi continui, sia per un clima di sospetti e dubbi che è inaccettabile. Noi siamo trasparenti”, afferma Basile. E aggiunge: “Io ho accettato subito le dimissioni senza momenti di riflessione? No, la riflessione c’è stata. Le dimissioni sono un atto che prima il direttore generale e poi il Cda hanno formalizzato con cognizione di causa in relazione a un momento particolare. Una crisi idrica che ha investito la Sicilia, con responsabilità regionali, senza precedenti e che è stata gestita in un certo modo. Arriva un momento in cui la tensione, gli attacchi politici e mediatici fanno dire basta. Ed è dovere di una buona amministrazione tutelare il lavoro svolto”.

Continua il sindaco: “Il lavoro si tutela anche con atti come questi. Nessuno è attaccato alla poltrona. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo. Si è fatto tutto e anche più di quello che si poteva fare in un momento particolare. Oggi si parla meno della crisi idrica ma non significa che non ci sia. Con il tempo che è stato necessario per ragionare, le dimissioni sono state prese in considerazione per aprire una nuova fase. Lo ribadisco: abbiamo tenuto e continuiamo a tenere la barra dritta. L’azienda ha un Cda in carica fino all’avvento del nuovo. Stiamo continuando a fare quello che abbiamo fatto”.

“De Luca è un leader e va ascoltato ma il sindaco sono io”

E ancora: “Non ho chiesto le dimissioni. In certi frangenti si mandano via le persone ma non è questo il caso. Dopo le dimissioni del dg, c’era un clima di veleni e dubbi che non ci possono e ci devono essere. Ringrazio pubblicamente per il lavoro svolto tutto il Cda. Cateno De Luca ha avuto un ruolo? Si tratta di un leader nazionale e i leader si ascoltano. Ma il sindaco sono io e qualcuno se lo dimentica”.