Politica

Basile: “Nessuna eredità da Accorinti, con De Luca il risveglio”

Il sindaco di Messina Federico Basile risponde alla nota dell’ex primo cittadino Renato Accorinti (“Via Don Blasco ed eventi, Basile dimentica la Giunta Accorinti”). E rivendica i risultati delle amministrazioni De Luca e Basile, dal 2018, contro “30 anni d’immobilismo”,

“Oggi la città ha una programmazione strutturale”

Renato chi? Con lo stesso garbo con il quale leggo la nota dell’ex sindaco Accorinti, mi preme per onore di cronaca e di verità vera sottolineare alcuni aspetti che non vogliono minimamente denigrare il grandissimo operato di un sindaco che ha lasciato tanti “segni in città’”.
Una città che dal 2018 ha dovuto rialzarsi da un immobilismo che va ben oltre quello della Giunta Accorinti e che ha riguardato gli ultimi trent’anni di una città che oggi ha una programmazione strutturale fatta non da firme di contratti o da singoli eventi ma da un sistema città che garantisce servizi strutturali a una città mai amministrata. Dire che tutte le cose che si stanno realizzando sono state fatte dal sindaco Accorinti oggettivamente mi sembra un pochino risibile.

Via Don Blasco

Alla data di insediamento della Giunta De Luca, ancorché la procedura di gara avviata, sono state riscontrate problematiche per poter avviare concretamente i lavori quali il rinnovo della verifica di valutazione ambientale (sostanzialmente la Via era scaduta), il completamento del nulla osta del Genio civile e consegna aree da parte delle Ferrovie. È stato necessario reperire le somme, per effettuare la verifica di vulnerabilità sismica del “viadottino” nei pressi del cavalcavia ferroviario, e predisporre la successiva Variante che prevede la demolizione dello stesso e la ricostruzione. I lavori sono stati consegnati il 03/12/2018 e il concreto inizio è stato accertato dalla direzione lavori con dichiarazione in data 09/01/2019. Ma i nodi più complessi, lasciati non risolti, sono stati lo sbaraccamento di una porzione, con risorse già inserite nel quadro economico relativo alla realizzazione della nuova strada. In merito si è completata l’assegnazione di 37 alloggi relativi all’area cosiddetta case d’Arrigo, consentendo lo sbaraccamento complessivo della zona.

Il 22 maggio 2019, con deliberazione del Consiglio comunale n° 84, si è inoltre approvata la “variazione delle priorità delle aree da risanare giusta Delibera 10/c del 17 gennaio 1994 e successive – case D’Arrigo”. Infine, il nodo più complesso, quello legato alla “Ri.fo.tras”, è stato risolto soltanto recentemente. E ciò attesta plasticamente che il progetto appaltato probabilmente non era del tutto completo. In definitiva, l’appalto comprendeva un’obbligazione per la ditta esecutrice (appalto assegnato) ma con numerose criticità che, se non fossero state risolte, avrebbero di certo avviato un ulteriore contenzioso per l’ente già economicamente in difficoltà, oltre alla mancata realizzazione dell’opera.

Porto di Tremestieri

Sul porto di Tremestieri vale la pena solo ricordare che all’atto dell’insediamento il cantiere non partiva concretamente per la presenza di abitazioni all’interno dell’area, nonché per una serie di criticità che non lo consentivano. Soltanto a fine 2018 è stato possibile consegnare le aree per dare concreto inizio alle operazioni di cantiere. Inoltre, proprio per le difficoltà che l’impresa appaltatrice ha manifestato, questa amministrazione comunale ha proceduto al reperimento delle risorse utili alla copertura finanziaria della perizia di variante necessaria per un progetto, andato in gara con non poche lacune progettuali. Risorse utili soprattutto perché hanno permesso ad un nuovo operatore economico di rilevare l’impresa appaltatrice e quindi a riavviare i lavori.

Risanamento

Sul risanamento appare stucchevole discutere perché è riconosciuto da tutti il merito di aver riacceso i riflettori da parte dell’ex sindaco De Luca. Oltre ad aver dato vita ad una agenzia per il Risanamento nel 2018. “A.ri.smè”. è riuscito in un triennio a consegnare quasi 500 alloggi procedendo alla demolizione totale, oltre alle case d’Arrigo, di Fondo Fucile, Annunziata alta, Fondo Saccà, via delle Mura, via ex Macello vecchio, giusto per sintetizzare solo alcune attività. Inoltre con il progetto Pinqua (Qualità dell’Abitare) si sono reperiti 145 mln di eurom risultando i primi in Italia.

“Sugli eventi no comment”

Sul tema degli eventi, beh, no comment…
Sinceramente per tutto il resto, “Torrente Bisconte Catarratti, Parco Aldo Moro, Mercato Zaera, il forno crematorio al Cimitero centrale…ecc…”, rimango a disposizione per un confronto legato ai fatti e non alle chiacchiere che abbiamo fortunatamente già dimenticato da quando, nel 2018, con Cateno De Luca abbiamo fatto “i fatti”.

“Non ha capito cosa è successo durante quei sventurati 5 anni”

Ripeto e concludo: se per Accorinti tutto quello che sta accadendo oggi in città è merito suo – io lo dico prima ancora da cittadino che da sindaco – ho davvero l’impressione che non abbia ancora capito cosa fa un sindaco e cosa non è successo durante quei cinque sventurati anni.

Ma va bene, mettiamo anche questa in mezzo al coro di anime che sto sentendo per ora. Anime che sanno criticare e che si sanno prendere i meriti. Bene, noi continuiamo a lavorare come abbiamo dimostrato di sapere fare, come stiamo facendo e come continueremo a fare, con umiltà e a testa bassa, per migliorare la nostra splendida città”.

Federico Basile

Sindaco di Messina