Basket e crisi: tante squadre in difficoltà. In Dnc saltano Rosarno, Racalmuto e Cocuzza

La crisi si fa sentire profondamente anche nel mondo del basket. Sono infatti diverse le squadre che hanno già annunciato che non parteciperanno al prossimo campionato di serie C nazionale, quello nel quale militeranno due squadre messinese (Amatori e Cus). Ai nastri partenza non ci saranno formazioni che hanno fatto la storia recente della categoria, con un discreto passato cestistico. L’ultima in ordine di tempo a rinunciare, purtroppo, è una squadra della nostra provincia: il Peppino Cocuzza 1947. La squadra di San Filippo del Mela, che lo scorso all’esordio in Dnc ha conquistato lo storico traguardo dei playoff, non parteciperà al prossimo torneo al pari di Rosarno e Racalmuto, alle prese con pesanti problemi organizzativi e soprattutto economici. Potrebbe “saltare” anche la Nuova Jolly, pronta ad avviare una collaborazione la Viola Rc (Dnb o Dna?) con la conseguente chiusura della prima squadra.

Si assottiglia il numero delle squadre aventi diritto ma in poche sembrano potere ambire al ripescaggio. Vicino alla scomparsa la retrocessa Audax Reggio Calabria, in dubbio il Ragusa che fatica finanziariamente ma può contare su un gruppo di giovani davvero promettenti. L’obiettivo dichiarato del presidente Aggius Vella è creare una sinergia con altre squadre della provincia per formare una squadra competitiva per la quinta serie e team collegati nelle categorie minori. Il tempo però stringe e per la realizzazione di tale disegno bisogna fare in fretta. Dalla C regionale non farà richiesta Paceco, mentre qualche possibilità potrebbe avercela Mazara, arrivata seconda nella stagione regolare. Verso la fusione la Polisportiva Mario Mura e il Gaudium Canicattì. La Mura ha rinunciato al ripescaggio proprio per avviare una collaborazione che porti ad un progetto comune e ambizioso che coinvolga altre realtà del territorio e investa anche su giovanili e femminile.

Questa condizione così complicata potrebbe portare alla riduzione dei gironi dagli attuali nove ad otto, con l’inserimento nel raggruppamento più meridionale (l’ex I) di tre-quattro squadre campane. Alla faccia dell’ennesima riforma. (ER)