Società

“Basta botti”, la petizione della Lav sbarca a Messina: chiesta una legge a tutela degli animali

MESSINA – Anche a Messina, come nel resto d’Italia, la Lav scende in piazza per dire “basta botti”. Come ogni anno nel periodo natalizio si rinnova il timore dei padroni di animali domestici per la salute psicofisica dei propri amici a 4 zampe, spaventati dai forti rumori generati dai botti, che spesso portano a tentativi di fuga che rischiano di culminare in incidenti di vario tipo. La Lav sta portando avanti la campagna #bastabotti, con una petizione con cui chiedere alla premier Giorgia Meloni, al ministro Piantedosi e ai presidenti di Camera e Senato una legge che li vieti, definitivamente, a livello nazionale.

La Lav Messina sarà quindi a Piazza Cairoli, dalle 10 alle 14, domenica 24 novembre per sostenere la campagna e chiedere l’aiuto di tutti. L’associazione spiega che anche gli umani rimangono spesso feriti e uccisi dai botti: ogni anno il primo gennaio viene diffuso il numero di morti e feriti a causa dell’esplosione dei botti di Capodanno. L’esordio del 2024 ha registrato 274 feriti a causa di botti, di cui 12 per l’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio. Un aumento del 52% rispetto al Capodanno 2023, con 64 minorenni che hanno riportato lesioni, in confronto ai 50 dello scorso anno. Al banchetto a Messina sarà possibile vivere un’esperienza sensoriale con una simulazione uditiva che permette all’essere umano di percepire il rumore dei botti come fanno gli animali.

L’associazione ha sottolineato che al momento nonostante i divieti spesso dell’ultim’ora e la sensibilizzazione sui nefasti esiti di festeggiamenti “selvaggi”, i comportamenti che ignorano ogni norma di buon senso non si fermano. Per un cambiamento di lungo termine è necessario mettere in atto un’adeguata sinergia tra sensibilizzazione culturale e adeguamento legislativo, mettendo al centro i tragici effetti di qualche minuto di egoistico “divertimento”. Esistono alternative valide per festeggiare in modo etico e sicuro, come spettacoli di video mapping su edifici, fuochi barocchi, filodiffusione di musica, ma sono ancora poco conosciute e diffuse. Peraltro, anche l’ambiente non è esente dai danni causati dai botti: i fuochi d’artificio emettono nell’aria sostanze che contribuiscono all’inquinamento atmosferico da polveri sottili e al cambiamento climatico. Inoltre, i residui dei botti, come le cartucce e i petardi non esplosi, inquinano il suolo e l’acqua. Per non parlare del rischio di incendi, che aumenta in occasione dei festeggiamenti estivi.