TAORMINA – Bella Thorne prende le redini del Festival del cinema taorminese e lo riempie di star dei social media. “Influential short” è la serata di Gala da lei curata al Teatro Antico, con la proiezione di una lunga serie di cortometraggi diretti da influencer internazionali – da cui il titolo dell’evento – al loro primo incontro con l’arte cinematografica.
L’obiettivo del direttore artistico della 69esima edizione, Barrett Wissman, è infatti avvicinare il più possibile i giovani al Festival, alla storia sua e di Taormina, facendo dialogare generazioni e forme artistiche diverse.
E di giovani, infatti, si riempie Taormina e il suo festival, in giro per le strade del corso dove già dalla mattina è stato possibile incontrare i protagonisti della serata, dalla Thorne ad Adriana Lima.
La quinta giornata del TaorminaFilmFest inizia, tra le tante proiezioni, anche con la prima e attesa masterclass di Abel Ferrara, introdotta da Barrett Wissman, stavolta però nelle vesti di musicista al pianoforte.
Nel pomeriggio ci si sposta su un blue carpet disordinato e caotico, e con grandi assenti: Barbara Palvin, Nina Dobrev, Khaby Lame che, però, arriverà la mattina dopo per via dell’ultima registrazione di Italia’s got talent. Bella Thorne, la grande protagonista, sfila in jeans, converse e maglietta de “Il Padrino”.
Ad arricchire il momento – dopo la delusione per la mancata presenza dei nomi annunciati – una proposta di matrimonio che emoziona Adriana Lima a tal punto da invitare i promessi sposi a replicarla sul tappeto blu.
E, infine, la grande festa al Teatro Antico per gli Influential short. La serata dei giovani ha avvio proprio premiando Bella Thorne con il Bella Award “per le sue eccezionali performance, la sua versatilità come attrice e regista e la sua abilità nel trasmettere emozioni autentiche”.
Bella presenta, allora, la selezione dei corti che ha scelto. Si inizia con FIFA: A Love Letter To Rwanda. Adriana Lima, ambasciatrice Fifa, è produttore esecutivo del cortometraggio, diretto da Craig Goodwill e prodotto da Andre L III. Specchio della cultura ruandese, il corto ne racconta la biodiversità; la storia dei famosi gorilla locali; lo sviluppo del turismo che punta su questi aspetti e l’emergente industria della moda. Un paese uscito della tragica esperienza di un genocidio nazionale ma che è diventato esempio di forza, riscatto e resilienza.
Al centro del documentario, poi, il ruolo della FIFA e del suo presidente Gianni Infantino – anche lui ospite della serata – durante il loro Congresso annuale del 2023, tenutosi a Kigali, prima città africana a ospitare un congresso elettivo della Fédération Internationale de Football Association.
A seguire si susseguono gli altri corti scelti dalla Thorne, pronti a coinvolgere il pubblico: Good intentions di Yasen Zates Atour; Rita Aldridge con My Colorful Mind; The one di Nina Dobrev; Lead Lieber con Burrow; Don’t go too far del giovane Maram Taibah, arrivato a Taormina dall’Arabia Saudita; Eva Vik con Serpentine con protagonista Barbara Palvin; e I am khabane di Khaby Lame, la storia dell’influencer più seguito al mondo su Tiktok.
A legare tutti questi corti così differenti – oltre alla voglia di presentare una nuova generazione di giovani, pronta a portare freschezza alla regia – è un filo conduttore preciso e ricercato dalla Thorne: “il racconto autentico di emozioni, dinamiche familiari, traumi, dolori, storie che mostrino la luce e il buio su cui si articola la vita”.
Grande celebrazione di questi temi è proprio il cortometraggio diretto, scritto e interpretato dalla stessa Bella Thorne: Paint Her Red, con il quale si chiude la serata. Il cortometraggio della Thorne – rappresentata da CAA, Thirty Three Management e Jazo PR – è prodotto da Sofie Warshafsky e Paige Starke; Julian Wayser è produttore esecutivo; nel cast l’attrice e modella Juliet Sterner.
Un’ulteriore tappa importante per il particolare percorso professionale della Thorne, che l’ha portata dal 2010, anno in cui raggiunge la notorietà grazie alla serie di Disney Channel “A tutto ritmo”, verso strade diverse, controverse, sicuramente lontane da quelle iniziali, ma nelle quali crede ciecamente. Così come ha fortemente creduto in questi corti, li ha fortemente voluti e se ne ritiene, al termine della serata, estremamente orgogliosa.