Si apre domani a Campo Calabro la sessione inaugurale della seconda edizione della Biennale dello Stretto, che si svolgerà dal 18 al 22 settembre tra Sicilia e la Calabria.
L’evento, sviluppato da un progetto culturale ideato dall’architetto Alfonso Femia (nella foto d’apertura) – Mediterranei Invisibili, torna ad indagare in modo critico e propositivo il tema del territorio e del Mediterraneo attraverso talk, dibattiti e mostre e avrà luogo tra la Calabria e la Sicilia. Quest’anno si focalizzerà sul tema delle Tre Linee d’acqua insieme a quello delle Città del futuro, in relazione reciproca tra loro.
Durante le giornate di inaugurazione si alterneranno rappresentanti istituzionali della Regione Sicilia e Calabria, una comunità intellettuale plurale internazionale, 19 curatori e gli stessi direttori Alfonso Femia, Francesca Moraci e Mariangela Cama.
Il 21 settembre all’Università degli Studi di Messina si parlerà di diritto alla casa, città del futuro, mobilità mediterranea, spazio pubblico. La giornata sarà aperta alle 9.45 nell’aula magna del Rettorato dalla Magnifica Giovanna Spatari e dal presidente dell’Ordine degli Architetti di Messina Pino Falzea. Introdurrà i dialoghi la professoressa Francesca Moraci.
La sera del 19 settembre a Capo Peloro si svolgerà l’evento artistico ‘Linee e ponti di luce’: proiezione temporanea di raggi rettilinei luminosi tra Villa San Giovanni e Messina per riflettere sul rapporto tra unione e separazione, vicino e lontano. Serata e installazione artistica sono a numero chiuso, è richiesto l’accredito nominale.
La Biennale dello Stretto 2024 è un progetto culturale promosso e sostenuto da 500x100sb, OAPPC Reggio Calabria, OAPPC Messina; condiviso e sostenuto da ANCE Reggio Calabria, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Messina, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Città Metropolitana di Messina, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Comune di Campo Calabro, Comune di Villa San Giovanni, Gal Terre Locridee, Gal Area Grecanica, Gal Batir; in collaborazione con Ente Parco Aspromonte, Fondazione Horcynus Orca, ANCE Messina, ADI nazionale e delegazioni Calabria e Sicilia, INBAR, Associazione Nik