Manca veramente poco per portare a compimento una delle opere più importanti e attese per Messina. A separare dal viadotto Ritiro i grandi pilastri in cemento realizzati dalla ditta Ricciardello, manca solo il giunto di collegamento arrivato nelle scorse settimane in riva allo Stretto. Un intervento particolarmente delicato soprattutto per l’impatto che l’innesto potrebbe avere sulla carreggiata autostradale. Si attende per questo il parere del Genio Civile che potrà pronunciarsi solo dopo aver visionato la relazione del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Messina, incaricata di effettuare i calcoli statici.
I problemi però potrebbero non essere solo di carattere tecnico. I lavori per il completamento della grande infrastruttura, che porterebbe la “firma” del sindaco Buzzanca, anche in qualità di Commissario delegato per l’emergenza traffico, sta pesando non poco sui delicati equilibri finanziari di palazzo Zanca, e non solo per via dello sforamento del patto di stabilità. La carenza di liquidità che interessa le casse comunali, ha spinto Buzzanca a chiedere alla ditta Ricciardello, pur di scongiurare il blocco dei cantieri, un’anticipazione di somme che al momento sfiorano i 20 milioni di euro. A fare da garanzia i fondi, all’incirca 34 milioni di euro, che lo Stato deve ancora restituire al Comune, così come previsto dalla convenzione stipulata con il Ministero dei Trasporti nel 1990, per “la costruzione dello svincolo autostradale Giostra, collettore autostradale nord da svincolo Giostra ad Annunziata, svincolo autostradale Annunziata 1°, 2° e 3° Lotto”. E su tale aspetto, ovvero sul se e quando tali somme verranno rese a palazzo Zanca, lo scorso 28 aprile i consiglieri Pergolizzi e Melazzo, in mancanza di risposte ottenute dal sindaco, hanno scritto una nota al Ministro delle Infrastrutture Corrado Passera, al dirigente generale del Dipartimento Trasporti e al direttore generale del Dipartimento per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti territoriali.
La risposta non tarda ad arrivare: a scrivere è il Direttore Generale del Dipartimento per lo sviluppo del Territorio, la Programmazione ed i Progetti Internazionali, la dott.ssa Maria Margherita Migliaccio (Ministero Infrastrutture e Trasporti). Quest’ultima chiede all’Ufficio Centrale Bilancio della struttura che fa capo al Ministro Passera, di verificare “formalmente lo stato delle citate risorse, se disponibili o meno, in modo da poter conferire risposte ai richiedenti”. Del documento, che apparentemente sembra non aggiungere nulla a quanto già si sappia, o meglio non si sappia, deve però far riflettere un aspetto: il fatto cioè che la dirigente sia rappresentante di quello stesso Ministero a cui nei mesi scorsi il sindaco Buzzanca ha dichiarato di aver scritto. Senza però evidentemente aver ottenuto risposta.
La nota della dott.ssa Migliaccio, giunta in tempi record a palazzo Zanca, spinge a sperare che a breve “l’interrogativo bollente”, possa avere una risposta ufficiale. Specifichiamo ufficiale perché ufficiosamente, secondo quanto affermato dal consigliere Pergolizzi, il quesito sembra già avere la soluzione, tutt’altro che positiva: i 34 milioni attesi dal Comune sembrerebbero andati in economia dal 2004. Se così dovesse essere confermato, quei pochi metri mancanti per il completamento dell’infrastruttura, potrebbero diventare una strada senza uscita.
Domani intanto sulla questione patto si stabilità e svincoli il Pd ha indetto una conferenza stampa a Palazzo dei Leoni(ELENA DE PASQUALE)