Politica

Bisconte e Fondo Fucile, Hyerace critico sui Pinqua: “Progetti antidiluviani”

MESSINA – “Al netto dei buoni propositi, è altissimo il rischio che il tipo di interventi di “riqualificazione” di cui si parla in merito alle aree di Bisconte e Fondo Fucile, crei, alla fine, dei non-luoghi, in cui a prevalere saranno l’isolamento sociale e il degrado”. Così Armando Hyerace (Pd) sul progetto di realizzazione di 400 alloggi “le cui caratteristiche architettoniche richiamano i quartieri di Scampia a Napoli, lo Zen di Palermo, o di S. Paolo a Bari”. Il nuovo segretario provinciale del Partito democratico interviene a proposito dei progetti di risanamento previsti dal Comune di Messina per i due quartieri periferici, da realizzare con i fondi Pinqua per ricostruire lì dove sono state cancellate le baraccopoli.

Risanamento e riqualificazione

Sostiene Hyerace: “L’approccio al tema del diritto alla casa unito a quello della riqualificazione urbana non può essere “spendere a tutti i costi”. Si discute della riqualificazione urbanistica di intere porzioni di territorio cittadino che, pur essendo prossime al centro, sono state per decenni trattate alla stregua di periferia dimenticata. Realtà su cui l’attenzione è stata accesa per lo più in occasione di tornate elettorali con promesse quasi sempre disattese. Queste possono e devono essere davvero riqualificate nel modo più virtuoso possibile. E affinché possano realmente rappresentare il volano per la trasformazione e il rilancio della città è essenziale che la proposta guardi ad una visione complessiva e a lungo raggio”.

Il Pd incontra i cittadini

In questa fase, il Partito democratico sta pianificando incontri con le rappresentanze sociali, le associazioni degli inquilini, professionisti qualificati, e i portatori d’interessi, per arrivare ad una sintesi che tenga conto delle reali esigenze, criticità e proponga azioni concrete da porre in essere.

Non solo ricostruzione ma anche vivibilità

Continua il nuovo segretario provinciale: “Pensare al “risorgimento” dei villaggi urbani – che nel nostro Comune sono poco meno di una cinquantina – immaginando la realizzazione di mega palazzi residenziali, in una città che perde circa 20 mila abitanti ogni anno, a fronte di innumerevoli abitazioni libere, sfitte, che potrebbero essere funzionali ad accogliere nuovi nuclei abitativi, appare assurdo”.

E ancora: “Quel che serve a una città che si svuota, è essere attrattiva. La vivibilità deve diventare il fulcro di una nuova centralità urbana, con spazi verdi, riqualificazione delle aree pubbliche, servizi adeguati, collegamenti ottimali e una viabilità pensata in chiave sostenibile; poli culturali e di spettacolo, centri sportivi e assistenziali, al servizio dell’intera città. In questo modo si rompe la tradizionale dipendenza della periferia dal centro, e si crea una relazione più complessa di integrazione e di scambio dentro la società”.

Il rischio Scampia, “chiediamo una radicale rivisitazione dei progetti per Bisconte e Fondo Fucile”

Conclude Hyerace: “Provarci nel 2024, tirando fuori dal cassetto progetti antidiluviani di un tempo che non è il nostro e che sarebbe obsoleto oggi, figurarsi in un prossimo futuro, è un pessimo modo di spendere i finanziamenti disponibili. Chiediamo, innanzitutto, all’amministrazione comunale una radicale rivisitazione dei progetti immaginati per Bisconte e Fondo Fucile poiché temiamo -a ragion veduta- che possano generare non un beneficio ma una bomba sociale”.