Relax, buona cucina, selfie e bagno di folla. Il ciclone Beppe Grillo si è abbattuto su Taormina. Un blitz in vista dello spettacolo che terrà domani al Metropolitan di Catania. Sul corso Umberto non si è sottratto ai passanti per scambiare quattro chiacchiere: anziani, turisti e genitori con passeggini. “Taormina mi ha conquistato sotto tutti i punti di vista”, ha ribadito più volte, tra una foto e l’altra. Tra un discorso serio, sul futuro della Sicilia ed una battuta. La passeggiata è una festa e non ha l’aria dello struscio da campagna elettorale. Gusta una varietà di granite e poi a cena in un noto ristorante il cui proprietario è l’ex candidato a sindaco penta stellato Saro Puglia con il fratello Daniele. Alla fine complimenti per tutti, ma in particolare allo chef, Fabio Laganà che gli ha preparato insalata di mare, pettini fritti, sarde a beccafico, tagliatelle al pesto e pistacchio di Bronte con gamberetti rossi di Mazara, fusilli di spada e melanzane. Come dessert, Grillo ha voluto i cannoli.
“Taormina è una località turistica incantevole”, rimarca, promettendo di tornarci presto. Parla anche della Sicilia: “Nell’Isola c’è il 90% delle cose per cui vale la pena vivere ed è la terra ideale per il reddito di cittadinanza: 800 euro per tutto”. Non manca il ricordo di Casaleggio (un uomo normalissimo che non voleva apparire, mi manca) ed un passaggio sul futuro del Movimento 5 Stelle: “Non c’è bisogno di un leader”. In Sicilia, per lui, l’unica eccezione è la classe dirigente “che va spazzata via assieme al governatore Crocetta con una nuova generazione di gente capace, come quella del Movimento”. Non manca il ricordo dell’attraversamento dello Stretto, del ricordo messinese di Casaleggio in barca con un cappellino verde. Lui aveva paura dell’acqua. Grillo solo a guardarlo rideva. E prendeva… acqua tra una bracciata e l’altra. Un’impresa, anche per Casaleggio.
Carmelo Caspanello