In un primo momento erano stati prefigurati scenari “catastrofici”, code che potrebbero arrivare addirittura sul viale Boccetta all’incrocio con la circonvallazione, con ovvi disagi per i cittadini. Più realisticamente le file potrebbero spingersi, in alcuni momenti, fino alla diramazione Catania/Palermo, coinvolgendo anche i mezzi che devono recarsi verso la zona centro sud della città e la costa jonica.
Ma invece di fare ipotesi è meglio sperimentare sul campo e fare valutazioni a posteriori. Per questo, durante la seduta odierna del Comitato Operativo Viabilità, prima di stabilire definitivamente la chiusura dello svincolo Boccetta in direzione Palermo, si è scelto di rinviare la decisione al 26 settembre, mentre il restringimento in tangenziale sarà attivo dal 19. In quella settimana si vedrà se e quali code si formeranno. Se saranno sostenibili lo svincolo potrebbe restare aperto, viceversa sarà chiuso, presumibilmente a partire da lunedì 3 ottobre.
In un primo momento si era pensato di iniziare la sperimentazione lunedì 12, fra tre giorni, “ma al Cas resta poco tempo per installare la segnaletica – spiega l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola –, quindi ho chiesto di spostare una settimana in avanti anche l’eventuale chiusura, così anche noi avremmo il tempo di mettere la nostra segnaletica in città e di avvisare la popolazione”.
Un tema che sta particolarmente a cuore all’assessore è il passaggio dei mezzi pubblici ma, su questo fronte, non ci sono buone notizie. Qualora lo svincolo dovesse chiudere sarebbero coinvolti anche i mezzi pubblici, diversamente da come aveva chiesto il Comune. “Dicono che ci sarebbero difficoltà a gestire la distinzione – prosegue Cacciola -, per regolare la sbarra telecomandata, per i tempi di attesa e la possibilità che si creino code. O si apre per tutti o per nessuno (mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine a parte, ndr), hanno detto, e allora facciamo un test per vedere se si può mantenere aperto per tutti ed evitare disagi alla città”.
Ultima nota la proposta da parte di Caronte e Tourist, rigettata, di far sbarcare alla rada San Francesco, e non a Tremestieri, i tir che devono recarsi in direzione Palermo. L’obiettivo era quello di sgravare di traffico la tangenziale nel tratto Tremestieri – Giostra che, soprattutto nell’ultima parte, sarà intasato. “Sì ma avrebbero creato un fortissimo aggravio sul viale Giostra – conclude Cacciola -, molto più grave che i rallentamenti in tangenziale. Mi sono assolutamente opposto e, per fortuna, non sarà così. Anzi ho chiesto a Caronte e Tourist più collaborazione per non fare sbarcare, a maggior ragione in quel periodo, assolutamente nessun tir”.
(Marco Ipsale)