MESSINA – “Sono troppe, anacronistiche, non rispecchiano la carta dei servizi e le condizioni di servizio idrico integrato sufficiente. Non rispettano le necessità, perché una bolletta deve essere chiara, leggibile, sintetica e deve rappresentare chiaramente la quota consumo rispetto alle altre”.
E’ lo stesso presidente dell’Amam, Salvo Puccio, ad ammettere che l’azienda è in ritardo sul fronte bollette, ma ne spiega il motivo. “Abbiamo trovato un sistema software obsoleto, che non consente di offrire un servizio adeguato. Passeremo presto al nuovo ma ci vuole ancora qualche mese, perché non è facile migrare 90mila utenze, ci sono dati informatici che non devono sfuggire”.
Cosa cambierà e quando? “Da gennaio, cosicché dal 2020 ci saranno al massimo sei bollette all’anno, senza conguagli di importi minimi. Sarà un sistema chiaro ed efficiente e fornirà anche altri servizi tramite il nuovo sito web, che è quasi pronto”.
L’obiettivo è quello di adeguarsi ai tempi. “Consentire più operazioni on line, a partire dal pagamento delle bollette fino alle richieste di rateizzazione e alla propria anagrafica, in modo da poter sapere da casa tutti i dati sulle proprie forniture. Così dovremmo anche ridurre gli accessi in sede e le code al front office”.
Pagamento delle bollette sul sito, dunque, senza più la commissione che oggi si paga alle Poste, e anche la possibilità di canalizzare. Incredibile che, alle porte del 2020, non si possa ancora fare. “Ma anche questo è dovuto al software – conclude Puccio -. Da gennaio si potranno finalmente pagare le bollette in automatico, senza file e senza dover fare altre operazioni”.
(Marco Ipsale)