CAPO D’ORLANDO – Gli avvisi di pagamento per l’acqua comunale sono partiti a pioggia, ma secondo decine di cittadini si tratta di “cartelle pazze”: gli importi sono sbagliati, e anche le indicazioni per le contestazioni non sono aderenti alle regole attuali. Un vero e proprio terremoto che agita le acque, è proprio il caso di dirlo, nel comune orlandino. E “agita” anche la minoranza consiliare, che presenta una interrogazione urgente al sindaco e al presidente del consiglio comunale, chiedendo in sostanza la revoca in autotutela degli avvisi emessi.
I bollettini errati sarebbero parecchi, secondo i consiglieri Sandro Gazia, Giuseppe Truglio, Teodolinda Liotta, Felice Scafidi, Renato Carlo Mangano, gli importi indicati più elevati rispetto al consumo, e anche per eventuale contestazione si fa riferimento a procedure diverse, con termini più ristretti, rispetto a quelle dettate dal Piano Idrico, con le relative tariffe, approvato dal consiglio comunale a novembre scorso.
Il gruppo chiede perciò al primo cittadino: se vuole revocare in autotutela l’emissione delle bollette o se, dopo le procedure per la lettura del consumo, vuole imputare il pagamento in eccedenza ai periodi successivi e se ha avviato una verifica interna, per capire come superare l’errore.
Infine, chiede il gruppo: “Vuole chiedere scusa ai cittadini?”