Le bollette dell’Amam diventeranno più salate. A Palazzo Zanca, si sta lavorando in questa direzione, con l’obiettivo di far pervenire nelle casse del Comune maggiori entrate, da iscrivere nel famigerato piano pluriennale di riequilibrio da presentare al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti , che dovranno dare il via libera al fondo da 50 milioni di euro messo a disposizione dal Governo nazionale per Messina. Secondo indiscrezioni, l’aumento delle tariffe dovrebbe aggirarsi intorno al 30% e sarà “giustificato” da un fatto nuovo che riguarderà l’Azienda Meridionale Acque.
In base a precisi accordi tra il commissario straordinario Luigi Croce ed i vertici dell’azienda pubblica, l'Amam dovrà infatti trasferire al Comune di Messina un corrispettivo annuo, sotto forma di canone di locazione, che sarà determinato «applicando, al valore dei beni di proprietà del Comune e ceduti in comodato o locazione o leasing operativo, il coefficiente previsto per le singole categorie di beni dalla tabella degli ammortamenti fiscali per le aziende di distribuzione di acqua potabile e non potabile (Specie III-Gruppo 17), aumentati del 300 per cento».
In pratica, il Comune si farà pagare l’affitto dall’Amam e questa, per coprire i maggiori costi, chiederà a sua volta il contributo dei cittadini, aumentando le tariffe e gravando ulteriormente sull’economia delle famiglie messinesi. Tale operazione servirà al Comune per dimostrare di essere in grado, con questa ed altre misure correttive, di restituire il prestito del Governo in 10 anni e risanare i propri conti. Il rischiò è, però, che una volta fatti quadrare i conti pubblici, siano irrimediabilmente compromessi quelli dei singoli cittadini, sempre più vessati da tasse e tariffe in aumento, in cambio di zero servizi; zero opportunità occupazionali, anzi il lavoro si perde ogni giorno; e di zero sviluppo e programmazione.
Tornando dentro il Palazzo, va aggiunto che Comune a Amam sono finalmente pronti a stipulare il loro contratto di servizio. Se non ci saranno intoppi, la firma verrà apposta già domattina a Palazzo Zanca. Lo strumento normativo, dovrà servire a regolare una volta per tutte i rapporti l’ente proprietario e l’Azienda Meridionale Acque per la gestione del servizio di Acquedotto. L'Amam, così come previsto dalla legge, dovrà provvedere a coprire i costi del sevizio integrato. Va in questa direzione l’atto di indirizzo che il Commissione Straordinario, Luigi Croce, ha trasmesso al dirigente del Dipartimento rapporti con le Aziende e Società Partecipate.« Il provvedimento – si legge in comunicato di Palazzo Zanca – prevede anche l'obbligatorietà per legge, del pareggio di bilancio sulla base del piano industriale che l'Amam dovrà predisporre e di qualsiasi altra spesa necessaria all'attività gestionale compresa, altresì, la manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti».
Amam e Comune continuano, infine, a lavorare insieme al piano straordinario per il recupero dei crediti ed alla definizione dei rapporti crediti/debiti: a tal fine sarà istituito un tavolo tecnico permanente, composto dagli esperti del commissario Croce, Dalmazio e Saccà, da presidente dell’Amam Anastasi, dal direttore generale La Rosa e dal consulente fiscale storico dell’azienda Michele Laurà. (Danila La Torre)